VIDEO | L’obiettivo è ricostruire cosa è accaduto il 20 agosto quando un’ondata di piena del torrente travolse e uccise dieci escursionisti. Presente anche il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla: «Le famiglie delle vittime meritano risposte certe»
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«È chiaro che davanti ad una tragedia di queste dimensioni non possono non esserci dei responsabili ed è per questo che oggi siamo qui». Dieci giorni dopo la tragedia nelle Gole del Raganello, il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, torna a Civita per il primo sopralluogo con il capitano Massimo Cipolla, i carabinieri forestali e gli accademici dell’Unical nominati come consulenti dell’inchiesta. «Questa indagine – ha aggiunto il procuratore - oggi rappresenta una priorità per il mio ufficio. Stiamo indagando, abbiamo iniziato dei sopralluoghi che riteniamo proficui».
L’elicottero dei carabinieri con il procuratore Facciola e il suo pool a bordo sorvola San Lorenzo Bellizzi. È in quest’area che sovrasta quella di Cerchiara e, poi, di Civita che sotto una pioggia incessante si sono ingrossati gli affluenti del Raganello. È possibile che rocce e massi naturali come questi, arbusti, sabbia e fanghiglia abbiano prodotto un argine naturale che, rompendosi, ha dato vita all’onda assassina che a valle ha ucciso i dieci escursionisti? Facciolla sull’ipotesi della rottura di una effimera diga naturale che ha ceduto, va cauto.
Altri profili di questa tragica vicenda, invece, spiega il magistrato, rappresentano i punti fermi da cui partire. L’allerta gialla lanciata dalla Protezione civile e la mancata attivazione di protocolli di sicurezza da parte degli enti preposti.
I sopralluoghi e le ricognizioni proseguiranno anche nei prossimi giorni. Le nostre immagini esclusive documentano i sopralluoghi del procuratore di Castrovillari e del suo pool sulle gole, poi sul ponte del Diavolo, alla conclusione della prima tappa nel teatro della tragedia degli escursioni. L’obiettivo è ricostruire innanzitutto cosa è accaduto il 20 agosto: la verità degli esperti sarà in una ricostruzione 3D attorno alla quale sarà declinato il resto dell’inchiesta. «Mi ha colpito - ha proseguito Facciolla - il fatto che l'area fosse accessibile a tutti in condizioni certamente critiche. Stiamo comunque lavorando senza sosta in questi giorni con sopalluoghi mirati soprattutto per dare risposte certe alle famiglie delle tante vittime. E' una situazione molto complessa che necessita di grande scrupolo professionale nell'accertamento della verità».
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Documenti, testimonianze, sopralluoghi. Prosegue l’inchiesta sulla strage del Raganello