FOTO-VIDEO | Il torrente Turrina è esondato per la seconda volta. L’azienda Squadrito distrutta dall’acqua nonostante le ripetute comunicazioni inviate a Regione, Protezione civile, Comune e Consorzio di bonifica
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Solo ieri abbiamo scritto di nuova esondazione nella zona industriale, lungo la statale 18. A straripare è il fiume Turrina, siamo poco distanti dalla zona dove hanno perso la vita Stefania Signore e i suoi due piccoli Cristian e Nicolò. Il Turrina questa volta è esondato dagli argini, argini che dopo la precedente esondazione erano praticamente spariti. L’acqua del fiume ha allagato il tratto di strada ed è entrato con violenza nelle aziende site nell’area. Una situazione che aveva messo in allarme gli imprenditori agricoli della zona. Il problema sempre lo stesso: la mancata manutenzione dei canaloni interni all’area industriale. L’azienda del signor Giuseppe Squadrito, i “Vivai Squadrito”, praticamente è distrutta. «Abbiamo provato ad avvertire nei giorni subito dopo la prima alluvione avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre. Purtroppo tante comunicazione via Pec, ma nessuna risposta da parte di Protezione civile, Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Consorzio di Bonifica» -ha dichiarato il signor Squadrito- E così per la seconda volta, il fiume che già ci aveva messo in ginocchio distruggendo le nostre case, le nostre auto, le attrezzature, e le piante che produciamo, dilaga al di fuori del suo letto invadendo le campagne circostanti le aziende e la SS18. Dopo 9 giorni di comunicazioni ed avvertimenti tramite Pec nessuno è intervenuto per ripristinare i 100 mt di argine che mancavano al fiume Turrina»