È il giorno della protesta nazionale degli agricoltori e anche in Calabria cresce la mobilitazione dei produttori agricoli che proprio in queste ore stanno bloccando alcune delle strade principali con trattori e mezzi agricoli. Al momento le maggiori criticità si registrano a Crotone, Cosenza, Lamezia e Castrovillari. La protesta prende le mosse dalla clamorosa mobilitazione degli agricoltori in Germania, che alcune settimane fa hanno paralizzato il Paese, e ora si sta stendendo a macchia d’olio in Europa, Italia compresa. 

I motivi di tanta rabbia sono soprattutto nei costi di produzione ormai divenuti insostenibili. In particolare, gli imprenditori denunciano l’aumento sproporzionato del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime, la concorrenza sleale dei produttori esteri, la mancanza di un adeguato supporto al credito in agricoltura. Ma puntano il dito soprattutto contro le politiche agricole dell’Unione europea. In Calabria, il malcontento è generato anche dai ritardi della burocrazia e dalla mancanza di risposte adeguate da parte della Regione.

15.00 - A Cosenza manifestanti in attesa di essere ricevuti 

A Cosenza i manifestanti ritrovatisi nello spiazzo adiacente alla stazione di Vaglio lise, dove sorgeva l'ospedale da campo militare ai tempi del Covid, sono in attesa di essere ricevuti dal prefetto Vittoria Ciaramella e dalla presidente delle Provincia Rosaria Succurro.

13.45 - Strada dei "Due mari" bloccata dal corteo dei trattori, circolazione deviata

Il corteo dei trattori sta percorrendo la ss 280 (strada dei Due mari) che collega Catanzaro a Lamezia Terme. Il traffico in direzione Lamezia è stato deviato con uscita obbligatoria a Settingiano

13.30 - Domani il corteo dei trattori giungerà alla Cittadella regionale

Secondo quanto annunciato dagli organizzatori della mobilitazione, la protesta proseguirà anche domani con un corteo di trattori che raggiungerà la sede della Regione Calabria a Catanzaro.

12.50 - A Castrovillari trattori in piazza Campoverde

Di Matteo Lauria

La Calabria è attualmente al centro di una significativa ondata di proteste, con il mondo agricolo che scende in piazza in varie città.  A Castrovillari, la manifestazione si sta tenendo in piazza Campoverde (Osas), dove gli agricoltori a bordo dei loro trattori si sono radunati per esprimere preoccupazioni. Molti sono partiti dalla Sibaritide. La protesta vede la partecipazione attiva del "Coordinamento dei Produttori Ortofrutticoli Italiani" (Il Copoi), con a capo la presidente nazionale Rosa Silvana Abate. La protesta non si limita solo a difendere gli interessi degli agricoltori, ma si estende a sostenere i lavoratori, le imprese, i professionisti e i balneari, tutti colpiti in varie forme dalle attuali dinamiche economiche. Gli agricoltori esprimono anche la loro frustrazione nei confronti dell'immobilismo degli apparati governativi rispetto agli attacchi alle produzioni locali. La richiesta è chiara: una maggiore attenzione e azione da parte delle autorità per proteggere il tessuto economico e sociale della regione. La speranza dei manifestanti è che le loro voci vengano ascoltate e che si trovino soluzioni concrete per affrontare le sfide che minacciano la sostenibilità e la prosperità del settore agricolo e dell'intera comunità calabrese.

12.15 - «Gli agricoltori si sentono abbandonati anche dalle loro associazioni di categoria»

La protesta degli agricoltori ha causato notevoli rallentamenti alla circolazione nell’area urbana di Cosenza, specie lungo la direttrice che lega la Sila all’area universitaria. Il blocco dei trattori si è fatto sentire su tutta la statale 107. Abbiamo raccolto lo sfogo di uno dei manifestanti, Roberto Castiglione. «Questa è una protesta fatta da padri di famiglia che devono portare il pane a casa – spiega Castiglione –. Molti hanno perso la giornata di lavoro per partecipare al corteo, ma è necessario farsi sentire: l’aumento nei prezzi crea grosse difficoltà a chi vive coltivando beni di prima necessità. Speriamo che qualcuno ci ascolti e si renda conto dei problemi creati». La rivolta dei trattori parte dal basso: «Si è scelto di seguire una linea slegata dalle associazioni di categoria tradizionali: queste aziende si sentono abbandonate un po’ da tutti, soprattutto dal governo. Ci rivolgiamo alla politica: chiediamo sostegno costante, non devono farsi vedere soltanto qualche tempo prima delle elezioni».

11.03 - «Corruzione ovunque. Soppressate e galletti per agevolare le pratiche»

«La dobbiamo smettere con questa corruzione, è un cancro che ci sta mangiando. Non possiamo continuare a subire quello che succede negli uffici pubblici». È durissimo l’intervento di un agricoltore di Polistena che partecipa al presidio di Lamezia. L’uomo si è fermato a parlare con i cronisti presenti e ha puntato il dito contro la corruzione che caratterizzerebbe alcuni uffici pubblici. Ecco articolo e video.

10.45 - Dalla Sila fino a Cosenza in corteo

Nel Cosentino il corte è partito dalla Sila, più precisamente da Celico. Gli agricoltori percorreranno la ss107 Silana-Crotonese con i loro mezzi arriveranno a Rende allo stadio Lorenzon, per poi giungere alla stazione di Vaglio Lise a Cosenza. 

10.24 - Occupata la ss106 all'altezza di Poggio Pudano

Agricoltori occupano la ss106 all'altezza di Poggio Pudano, traffico completamente bloccato in entrambi le direzioni

10.20 – 300 trattori sulla 106 a Crotone

Di Procolo Guida

In località Passo Vecchio sulla Statale 106, sono 300 i trattori che stanno girando in un percorso che va tra la zona commerciale e lo svincolo di entrata nel capoluogo pitagorico per aderire alla giornata di mobilitazione nazionale del comparto agricolo, che non vuole più stare con le organizzazioni tradizionali. Anche a Crotone l’esasperazione dei produttori del settore che contribuisce più di ogni altro al Pil calabrese e nazionale, reclamano interventi strutturali e non solo contro le politiche del caro prezzi. «Siamo qui non solo come agricoltori, ma come guardiani della terra» chiedono a gran voce molte cose: azioni e politiche contro la concorrenza sleale dei prodotti internazionali ed un supporto per l’accesso al credito in agricoltura che lo sproporzionato aumento del prezzo del gasolio agricolo e delle materie prime, sta definitivamente gettando nel periodo più cupo della storia moderna. Non hanno più voglia di affidarsi ad interlocutori e rappresentanti che, a loro dire, contrattano i loro interessi e non quelli collettivi di settore. Così come a Bologna ed in Sicilia ed a Lamezia e Castrovillari, anche da Crotone, i trattori sono in strada per chiamare a sostegno i cittadini tutti che ora infatti sono solo rallentati nel passaggio, senza che nessun blocco impedisca il transito che è ovviamente molto rallentato. La protesta, assicurano, durerà per l’intera giornata raccordandosi con gli altri presidi nazionali.