Il servizio Ticket del poliambulatorio di Mesoraca ha ripreso a funzionare da mercoledì 27 ottobre, dopo che per giorni gli sportelli erano rimasti chiusi a causa di carenza di personale. La questione era stata affrontata, martedì scorso, in un incontro tra il sindaco Annibale Parise e i dirigenti dell’Asp, dal quale era emerso l’impegno dell’azienda sanitaria di ripristinare il servizio dal giorno successivo, come effettivamente avvenuto.

Il disservizio era stato segnalato anche dal Comitato cittadino per l’ospedale di Mesoraca – da anni impegnato per difendere il diritto alla tutela della salute nel territorio - che oggi si augura che si tratti di un ripristino definitivo e non temporaneo e soprattutto che, per la riattivazione dello sportello, l’Asp non abbia attinto da personale impiegato in altri servizi, causando disagi altrove. Una buona notizia, comunque, anche se nella struttura, però, restano diverse altre criticità – di organico e strutturali - ancora da risolvere, sebbene alla direzione dell’Asp sarebbero giunte diverse segnalazioni dallo stesso responsabile del distretto sanitario di Mesoraca.

Ambulatorio di Mesoraca e criticità strutturali

Il poliambulatorio, ricorda il fondatore del comitato cittadino Piero Ferrazzo, serve un bacino d’utenza di oltre 26.000 cittadini dell’entroterra Crotonese, residenti nei comuni di Mesoraca, Cotronei, Petilia Policastro, Santa Severina e Roccabernarda. Offre, dunque, un servizio legato alla salute pubblica piuttosto rilevante, sebbene negli ultimi anni abbia subito un depotenziamento dell’offerta sanitaria. Non solo: la struttura necessiterebbe di interventi strutturali, sugli impianti idraulici ad esempio, viste le segnalazioni di perdite e infiltrazioni d’acqua, ma anche sulla pavimentazione, che in alcune parti è completamente saltata. Ma c’è di più: «La realizzazione dell’impianto geotermico è ferma da circa 4 anni dopo che la ditta che aveva vinto l’appalto è fallita, mentre l’impianto fotovoltaico è stato smantellato dopo essere stato danneggiato dal vento» osserva il comitato.

«Lamentiamo inoltre che i disabili, quelli che – spiega Ferrazzo - quotidianamente utilizzano il servizio dialisi e quelli che devono accedere ai servizi e alle visite specialistiche, fanno uso dell’unico ascensore funzionante, che in quest’ultimo periodo in diversi giorni dell’anno non funziona. Ci chiediamo perché non abilitare l’altro ascensore presente nel distretto».

Il poliambulatorio di Mesoraca e la carenza di organico

Senza contare che «da almeno 10 anni, coloro che sono andati in pensione non vengono sostituiti e il personale in servizio conta su poche unità». Criticità, spiega ancora il comitato, si rilevano nel laboratorio analisi, dove è presente un solo operatore, oltre che nel servizio di radiologia dove il medico radiologo è presente solo due volte a settimana. E ancora: «Il servizio di cardiologia è stato trasformato in ambulatorio di cardiologia, le ore specialistiche in convenzione sono di gran lunga inferiori al resto del territorio, la branca specialistica di dermatologia è stata chiusa e parzialmente riaperta, delle due postazioni di odontoiatria ne è rimasta solo una».

Per il comitato, poi, «non basta un solo medico per i numerosi pazienti con diabete, mentre il servizio farmaceutico, aperto solo due volte a settimana di mattina, andrebbe potenziato prevedendo almeno un giorno di apertura pomeridiana». Gli specialisti presenti nel poliambulatorio, tra l’altro, spesso si troverebbero a fare i conti anche con la carenza degli strumenti necessari a garantire le prestazioni: molte volte per la mancanza dell’apposita carta, non sarebbe possibile eseguire, ad esempio, un elettrocardiogramma o una ecografia. E che dire poi della cronica carenza di sanitari che non permette un continuo funzionamento del servizio di guardia medica?

L'agonia del poliambulatorio di Mesoraca

Un vero e proprio smantellamento, insomma, che crea disagi ai cittadini e di fronte al quale il comitato si dice fortemente preoccupato «perché assistiamo impotenti ad un’agonia del distretto che lo porterà alla chiusura definitiva, ma ci preoccupa ancora di più il fatto che la politica non fa niente, è sempre più assente a far sentire la propria voce per tutelare i diritti di una popolazione che invecchia (visto che molti giovani preferiscono emigrare per ragioni di lavoro)». Per tutte queste ragioni, il comitato si dice pronto a una manifestazione di protesta, chiamando a raccolta cittadini, associazioni e amministrazioni comunali di Mesoraca e dei paesi limitrofi: «Il poliambulatorio – conclude Ferrazzo - è stato smantellato pezzo per pezzo e siamo arrivati al punto che avevano chiuso pure l’ufficio ticket. Noi chiediamo che vengano ripristinati tutti i servizi che nel tempo sono stati tolti e che venga sostituito il personale andato in pensione. Ma soprattutto chiediamo che ci venga riconosciuto il diritto alla salute, perché lì ormai non esiste più alcun diritto».