È stata Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, l’ospite d’eccezione della serata inaugurale del festival antimafia "Trame".
“ Dopo le parole forti pronunciate dal Papa a Cassano allo Ionio – dice la parlamentare - la Conferenza ha reagito tracciando una linea di demarcazione netta fra Chiesa e mafia. Non è stato sempre così. Perché la mafia ha saputo in passato usare la religione come strumento per esercitare il potere. E qualcuno si è anche lasciato usare.” La Bindi fa poi riferimento ad una frase del procuratore antimafia Nicola Gratteri: "In un incontro con dei religiosi li invitò a non accettare finanziamenti per le feste religiose; meglio accontentarsi, in certi casi, di un santo patrono senza i fuochi d'artificio".
"Dobbiamo ricordare – ha continuato la Bindi - che non soltanto il Vangelo, ma anche la Costituzione non ha nulla da spartire con le mafie". Durante la visita dell'Antimafia in Calabria, previsto il 22 giugno, ci sarà anche un incontro con il presidente della Regione Mario Oliverio.