Il processo Reset continua a far parlare di sé non solo per le delicate questioni giudiziarie, ma anche per le gravi problematiche logistiche e ambientali che affliggono l’aula bunker di Castrovillari. Nella scorsa udienza, due consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza hanno effettuato un’ispezione sul posto, allarmati dalle segnalazioni giornalistiche delle testate LaC News24 e Cosenza Channel, che hanno documentato lo stato di degrado esterno e le drammatiche condizioni interne.

Un’aula bunker in degrado

Le immagini e i reportage mostrano chiaramente un quadro allarmante. All’esterno, l’area intorno all’aula bunker presenta accumuli di rifiuti che creano una scena più simile a una discarica che a un luogo destinato all’amministrazione della giustizia. All’interno, la situazione non è migliore: durante l’udienza, persisteva un forte cattivo odore, segno di una manutenzione insufficiente e di condizioni di lavoro che mettono a dura prova la dignità di tutti i presenti, dagli avvocati ai magistrati, fino agli operatori giudiziari.

Temperatura glaciale

Il problema degli impianti di riscaldamento rimane ancora irrisolto. Durante l'ultima udienza, la temperatura all’interno dell’aula bunker era percepita intorno ai 10 gradi, costringendo tutti i presenti a fronteggiare il freddo con soluzioni di fortuna. Avvocati, magistrati e operatori giudiziari indossano la toga sopra maglioni di lana, giacche invernali e sciarpe, in una situazione che rasenta l'assurdo. A mancare, ormai, sembra solo il cappello per completare l'equipaggiamento anti-freddo.

Primi interventi per eliminare il cattivo odore

Fortunatamente, un intervento del commissariato di Polizia di Castrovillari, su disposizione della Corte d’Appello di Catanzaro e della Procura Generale, ha migliorato parzialmente la situazione. La gestione della sicurezza è ora nelle mani di un coordinamento tra la Polizia, i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari e l’agenzia di sicurezza già attiva presso il tribunale di Cosenza. Questo sforzo ha contribuito a ridurre il cattivo odore e a garantire condizioni leggermente più dignitose per il regolare svolgimento del processo.

La questione dei servizi igienici

Un problema che invece rimane irrisolto è quello dei servizi igienici. Le condizioni precarie dei bagni sono state oggetto di numerose lamentele, in particolare da parte delle penaliste presenti nel collegio difensivo. La presidente Carmen Ciarcia ha comunicato l’assegnazione di un’ala dell’aula bunker per soddisfare le esigenze fisiologiche delle avvocate.

Un appello per la dignità della giustizia

L’ispezione dei consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza e le testimonianze raccolte mettono in luce una realtà che non dovrebbe appartenere a un sistema giudiziario moderno e rispettoso dei diritti. L’aula bunker di Castrovillari, invece di essere un simbolo di legalità e sicurezza, si presenta come un luogo inospitale, con condizioni che mortificano chi vi lavora e partecipano.

L’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale di Cosenza continuano a chiedere interventi urgenti e strutturali. La dignità della giustizia e il rispetto per tutte le parti coinvolte nei procedimenti devono essere una priorità, per evitare che processi fondamentali come Reset si svolgano in contesti tanto degradanti.