Nuova intimidazione ai danni dell’azienda Callipo. Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi nella serata di sabato all’indirizzo del magazzino sito a San Pietro Lametino, nel Catanzarese, che ospita la sede dell’impresa di proprietà del vibonese Pippo Callipo. L’allarme è stato lanciato dalla guardia giurata, impegnata nelle normali attività di controllo notturno all’interno dell’impianto. Le indagini sono in corso mentre cominciano ad arrivare i primi messaggi di solidarietà

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«Non cedo di un millimetro, vado avanti sulla mia strada che mi porta a denunciare ogni tentativo di intimidazione alle forze dell'ordine. È questo il messaggio che vorrei fosse raccolto dai giovani». Lo ha detto Pippo Callipo all'Agi dopo l'ennesima intimidazione subita dalla sua azienda. «Nessuno mi ha chiesto soldi o altro, aspettano che sia io a contattarli, ma io conosco un'unica strada: quella che porta alla stazione dei carabinieri o al commissariato di Polizia per denunciare. Così ho fatto tutte le altre volte che ho subìto un danneggiamento».

Callipo non nasconde, però, la sua amarezza quando lamenta l'abbandono della zona industriale lametina da parte delle istituzioni preposte: «In tutta la zona industriale di San Pietro Lametino - dice - ci sono telecamere di sorveglianza, ma sono fuori uso perché manca la manutenzione. Basterebbe poco per rendere sicura l'area. Come si può pensare di attirare imprenditori dal Nord, abituati a ben altre situazioni, se si mantiene questa situazione? Vivo questa condizione  - spiega - insieme ad altri imprenditori che manifestano il mio stesso disagio».