C’è anche l’attuale allenatore della squadra di calcio del Capo Vaticano, militante nel campionato di Promozione, fra gli indagati dell’operazione Olimpo. Si tratta di Diego Surace, 41 anni, di Spilinga, nei cui confronti la Dda di Catanzaro ipotizza il reato di intestazione fittizia di beni, con l’aggravante mafiosa, in concorso con la moglie Maria Antonella Prestia Lamberti, 40 anni di Spilinga, Umberto Pugliese, 38 anni, di Spilinga e Davide Surace, 38 anni, di Spilinga (fratello di Diego e finito in carcere per altra contestazione relativa ai reati di associazione e tentata estorsione pluriaggravata).

Secondo l’accusa, Davide Surace, Diego Surace, Maria Antonella Prestia Lamberti e Umberto Pugliese (gli ultimi tre indagati a piede libero) – al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale – avrebbero portato a termine alcune operazioni simulate: a partire dal 25 maggio 2015, facevano subentrare alla SD Calcestruzzi srl la Italia Service srl con sede a Spilinga individuando quale unità produttiva di calcestruzzo il medesimo stabilimento industriale della SD Calcestruzzi, sito a Ricadi in contrada Canonico, del quale introitava l’intero volume d’affari; in data 22 aprile 2015, Diego Surace cedeva a Umberto Pugliese (già dipendente della medesima società) il 99% delle quote societarie della Italia Service srl; in data 30 dicembre 2016, Maria Antonella Prestia Lamberti avrebbe invece ceduto a Umberto Pugliese il restante 1% delle quote societarie della Italia Service srl.

In tal modo gli indagati – ad avviso della Dda di Catanzaro – avrebbero concorso ad attribuire in modo fittizio a Umberto Pugliese l’esclusiva apparente titolarità dell’impresa Italia Service srl e del relativo compendio aziendale.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU ILVIBONESE.IT