Avrebbe reso dichiarazioni mendaci in qualità di teste nel corso del processo sulla nomina esterna  di Alessandra Sarlo al dipartimento Controlli ,  che ha visto alla sbarra per abuso di ufficio in concorso l’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e l’allora assessore regionale al Personale Domenico Tallini attuale consigliere di minoranza a Palazzo Campanella. Sotto accusa l’ex assessore al Lavoro Francesco Antonio Stillitani indagato dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni per falsa testimonianza. Un atto dovuto e se vogliamo scontato visto che il pubblico ministero nel corso del processo sulla nomina esterna di Alessandra Sarlo al dipartimento Controlli, aveva chiesto in aula ai giudici del Tribunale collegiale del capoluogo calabrese la trasmissione degli atti in Procura per le dichiarazioni contradditorie rese da Stillitani in qualità di teste il 17 novembre del 2014.  Una serie di domande rivolte a Stillitani dal pubblico ministero e relativa alle delibere di Giunta e alla possibilità di inserire interni qualificati e presenti in organico da promuovere al dipartimento Controlli, di fronte alle quali l’ex assessore aveva detto la sua sulla scelta della Sarlo. Aveva affermato che, in base a quanto riferito da Scopelliti e confermato dal segretario regionale del suo partito Gino Trematerra, vi era stato un accordo politico in base al quale la scelta dei dirigenti regionali era di fatto demandata allo stesso Scopelliti, circostanze almeno in parte smentite dallo stesso Trematerra nella successiva udienza del 15 dicembre scorso. Un processo, quello a carico di entrambi i politici che poi è concluso  con un’assoluzione e il ricorso in appello del pubblico ministero, e rispetto al quale si attende la fissazione del processo di secondo grado.



Gabriella Passariello