Nel 2021 sono stati 2.587 i sinistri, la maggior parte concentrata nei mesi estivi. Rispetto all'anno del Covid l'aumento dei morti in Calabria è il doppio a confronto con il dato nazionale (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
2.587 incidenti, 4.029 feriti, 85 morti. È il tragico bilancio relativo ai sinistri avvenuti sulle strade calabresi nel corso del 2021. La strada più pericolosa si conferma la statale 106 Jonica: su quella che è stata ribattezzata non a caso la strada della morte, in quell’anno si sono verificati infatti la maggior parte degli incidenti e sono morte ben 18 persone. È la fotografia scattata dall’Istat, secondo cui rispetto al 2020 – complice la graduale ripresa delle attività e del traffico lungo le strade – c’è stato un aumento degli incidenti del 24,4%, in linea a quanto registrato a livello nazionale (+28,4%). L’aumento delle vittime in Calabria (+39,3%) è invece il doppio rispetto al +20% registrato mediamente in Italia. Tuttavia, spiega Istat, i dati del 2021 risentono ancora di periodi di lockdown attuati durante l’anno e diversificati sul territorio.
Le strade più pericolose
Se la statale 106 è quella in cui nel 2021 si registrano più incidenti (236, con 18 decessi e 437 feriti), non va meglio sull’autostrada del Mediterraneo: nel tratto calabrese si sono registrati 155 incidenti, 4 morti e 243 feriti. Sulla statale 18 Tirrenica sono stati invece 106 gli incidenti, 6 i decessi e 205 i feriti. Per quanto riguarda le zone interne, resta alto l’indice di mortalità (pari a 20) lungo la SS280 dei Due mari e la SS283 delle Terme Luigiane. Diversi gli incidenti anche lungo la SS682 del Passo della Limina e la SS107 silana.
Gli incidenti per ogni provincia
Le vittime
La maggior parte delle vittime si concentra nelle fasce d’età 15-29 anni (7,1 per 100mila abitanti) e 45-64 anni (5,0 per 100mila abitanti). Da sottolineare però che nel 2021 in Calabria è diminuito il numero di morti in incidenti stradali tra le persone vulnerabili per età, ossia bambini giovani e anziani. I dati Istat mostrano inoltre che a morire, o a rimanere feriti, sono stati soprattutto i conducenti dei veicoli coinvolti negli incidenti (sono il 71,8% delle vittime e il 66,2% dei feriti). Il 10,6% dei deceduti e il 5,5% dei feriti erano invece pedoni.
Gli incidenti: tipologie e cause
In Calabria la maggior parte degli incidenti stradali nel 2021 è avvenuta tra due o più veicoli (70,8%); la tipologia di incidente più diffusa lo scontro frontale-laterale (841 casi, 21 vittime e 1.410 feriti), seguita dal tamponamento (480 casi, 5 decessi e 862 persone ferite). Gli incidenti a veicoli isolati comunque risultano più rischiosi, con una media di 5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (2,6 decessi). Quasi il 40% di tutti gli incidenti avvenuti sulle strade calabresi in quell’anno sono riconducibili a tre cause: velocità troppo elevata, mancato rispetto delle regole di precedenza e guida distratta.
Più incidenti d'estate, più morti di notte
Il periodo dell’anno in cui si sono registrati più incidenti è quello tra maggio e settembre, in coincidenza con l’allentamento delle restrizioni (in particolare i periodi di lockdown attuati nei primi mesi dell’anno) e con la maggiore mobilità dovuta alle vacanze estive: ben 1.304, il 50,4% di quelli avvenuti durante l’anno, con 60 morti.
L’84,2 % degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra la mezzanotte e l’una della notte (13,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro del mattino (7,7 morti ogni 100 incidenti), valori nettamente superiori alla media giornaliera (3,3). Per quanto riguarda i giorni da settimana, il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,1% degli incidenti notturni, il 23,1% delle vittime e il 68% dei feriti.