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Era tornato nella sua terra, nella sua Catanzaro, per trascorrere le vacanza, ignaro che la sua città, quella che amava tanto sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe vista. Un colpo di sonno è stato fatale a Giuseppe Petitto, che ormai da tempo viveva a Roma dove svolgeva la sua professione di regista. Si trovava all’alba di questa mattina a bordo della sua Alfa Spider Coupe nei pressi di Pietragrande nel Catanzarese, quando in direzione sud, ha perso il controllo dell’auto, invadendo la carreggiata in senso di marcia opposto trovandosi di fronte un camion della nettezza urbana. Un impatto frontale devastante, Giuseppe è rimasto senza vita tra le lamiere della sua auto completamente accartocciata. Sul posto la stradale, i carabinieri, i vigili del fuoco, gli uomini del 118 che non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Debora Rizza, pm di turno, ha comunque aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati il conducente del mezzo pesante. Un atto dovuto, ma la dinamica è chiara, non esistono responsabilità per il conducente del tir, a strappare la vita del giovane 46enne che ha diretto, prodotto e montato cortometraggi di finzione e documentari distribuiti nelle sale cinematografiche di diversi paesi europei e degli Stati Uniti, prodotti con emittenti nazionali e internazionali, è stato un colpo di sonno. Lucy in the sky è stato l’ultimo lavoro di Giuseppe Petitto dove racconta di una bimba bionda la cui immagine, compare nella sua pagina di Fb, con un peluche in mano che guarda. Aveva firmato, un documentario sulla tragedia del camping Le Giare di Soverato, intitolato “tredici” tante quante furono le vittime dell’alluvione. Il suo peso artistico era stato certificato da importanti riconoscimenti a livello internazionale. Tanti i documentari importanti da lui realizzati, alcuni dei quali prodotti e distribuiti negli Stati Uniti e diversi i riconoscimenti internazionali per i suoi film, che si concentrano prevalentemente su diritti umani, temi sociali e di politica internazionale, ottenendo apprezzamenti anche da Martin Scorsese o da Arthur Penn. Nel 2000 aveva trascorso alcuni mesi in Afghanistan per la produzione di un film sulle attività di Gino Strada e di Emergency mentre nel 2012 ha affiancato Matteo Renzi nel camper che ha attraversato tutto il Paese durante le Elezioni primarie di Italia, realizzando dietro le quinte della sua campagna elettorale il film documentario Bene Comune del 2012. E poi ancora i documentari su Fellini e un lungometraggio docufilm su Giacomo Mancini.