C’è una prima tempestiva risposta da parte della Procura della Repubblica guidata da Ottavio Sferlazza e dalla Polizia stradale di Reggio Calabria, diretta dalla dottoressa Maria Grazia Milli all’incidente avvenuto il 19 gennaio scorso sulla Jonio Tirreno, in località Melicucco ed in cui perse la vita Chiara Fava. Il conducente della Mitsubishi Pajero, I. G., 42enne di nazionalità rumena, è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio stradale perché in stato d’ebbrezza.

La dinamica dell’incidente

Da una prima ricostruzione della dinamica è emerso, infatti, come vi sia stato uno scontro frontale tra l’autovettura Mitsubishi Pajero, condotta da I.G. (età 42 anni) di nazionalità rumena, che procedeva in direzione di marcia Rosarno e l’autovettura Lancia Y, condotta da Chiara Fava (27 anni), che procedeva in direzione opposta all’autovettura Mitsubishi. Al chilometro 6+900 il conducente dell’autovettura Mitsubishi a causa dell’elevata velocità ha invaso l’opposto senso di marcia andando a impattare violentemente e frontalmente con l’autovettura Lancia Y. A seguito del violentissimo scontro Chiara Fava è morta sul colpo, mentre il conducente del Mitsubishi ha riportato gravi lesioni e giudicato in prognosi riservata.

Conducente ubriaco

Dai successivi accertamenti etilometrici sugli occupanti del veicolo Mitsubishi Pajero si è appurato che il conducente (I.G.) aveva un tasso alcolemico pari a 3 gr/l nel sangue, mentre gli altri due trasportati avevano un tasso alcolemico pari a 2gr/l nel sangue. A seguito di tali risultanze, d’intesa con il P.M. di turno della Procura di Palmi, si è proceduto all’arresto in flagranza per omicidio stradale del cittadino rumeno I.G. Il gip della Procura della Repubblica di Palmi, visti gli atti, gli accertamenti e l’attività posta in essere dal personale intervenuto sul posto, ha disposto la convalida dell’arresto per I.G. per il reato di omicidio stradale con la misura cautelare della custodia in carcere.