Finito nelle maglie dell’indagine denominata “Dentro o fuori”, è accusato di associazione per delinquere. La misura cautelare è stata revocata dopo l’interrogatorio di garanzia
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Lascia i domiciliari Giuseppe Paparatto, consulente di Ricadi finito nelle maglie dell’inchiesta della Procura di Catania denominata “Dentro o fuori” con l’accusa di associazione per delinquere. Paparatto avrebbe fatto parte di un gruppo dedito ad illeciti sui reati tributari. Dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto giorno 18, il gip ha emesso un’ordinanza con la quale è stata revocata la disposta misura cautelare nei confronti di Paparatto.
Ne danno notizia, con una nota, i legali dell’indagato, gli avvocati Alessio Colistra e Tommaso Zavaglia. «Paparatto – è scritto nella nota – ha avuto l’opportunità di fornire al magistrato procedente taluni incontrovertibili elementi probatori, totalmente destrutturanti degli addebiti posti in contestazione. Ancora, egli ha chiarito la natura e le ragioni dei rapporti intrattenuti, per un limitatissimo arco temporale e per ragioni professionali, con uno dei consorzi oggetto di indagine. Il Paparatto, in perfetto spirito collaborativo, non si è sottratto ad alcuna delle domande rivolte dal gip e dal pm, riuscendo a documentare per tabulas la legalità dei suoi comportamenti. Ciò posto, l’assistito, stimato Professionista, intende ribadire, nostro tramite, di avere sempre agito nel rispetto della legge e dei propri principi etici e morali».