Tra le persone coinvolte nell'operazione della Dda anche l'ex sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro, fratello del consigliere regionale Francesco, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
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Restano 29 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta Orthrus, istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e scattata nell'ottobre scorso portando all'emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare. Oggi il sostituto procuratore Debora Rizza ha chiuso il cerchio sulle due famiglie Chiefari e Iozzo attive tra Torre di Ruggiero e Chiaravalle dove avrebbero imposto il controllo criminale a suon di estorsioni. Secondo la ricostruzione della Procura la famiglia Chiefari sarebbe stata prevalentemente dedita alle attività economiche ed imprenditoriali sfruttando imprese a questi riconducibili mentre la famiglia Iozzo avrebbe avuto nella sua disponibilità armi. Con l'uso di queste avrebbe imposto il giogo ai commercianti della zona attraverso una lunga serie di estorsioni.
Le accuse all'ex sindaco Pitaro
Indagato anche l'avvocato ed ex primo cittadino di Torre di Ruggiero, Giuseppe Pitaro, fratello del consigliere regionale Francesco, su cui pende un'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, il quale seppur non inserito stabilmente nella struttura organizzativa del clan nella sua funzione di sindaco pro tempore dal 2006 al 2015 avrebbe favorito le attività della cosca. In particolare, non si sarebbe opposto all'affidamento di lavori ad una ditta la Euroscavi, direttamente riconducibile ad Antonio e Nicola Chiefari benchè questa fosse stata colpita da interdittiva antimafia.
Gli indagati
Gli indagati sono Marco Catricalà, Antonio Chiefari, Domenico Chiefari, Nicola Chiefari, Piero Antonio Chiefari, Vito Chiefari, Alexandr Daniele, Stefano Dominelli, Damiano Fabiano, Giuseppe Garieri, Mario Salvatore Garieri, Antonio Gullà, Giuseppe Giovanni Iozzo, Giuseppe Gregorio Iozzo, Luciano Iozzo, Mario Iozzo, Raffaele Iozzo, Andrea Maida, Antonio Maiolo, Claudio Marchese, Giuseppe Marco Marchese, Stefano Pasquino, Giuseppe Pitaro, Antonio Rei, Salvatore Russo, Marta Sanginiti, Marco Sasso, Fabio Romeo.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Staiano, Giovanni Russomanno, Vincenzo Cicino, Sergio Rotundo, Domenico Pasceri, Eugenio Felice Perrone, Antonio Gareri, Salvatore Giunone, Saverio Loiero, Giovanni Merante, Vincenzo Savaro, Vincenzo Ioppoli e Anselmo Torchia.