Compare anche il nome dell’ex sindaco del comune di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro tra le persone indagate nell’inchiesta Orthrus scattata questa mattina che ha portato all’arresto di 17 persone considerate vicine alla cosca Iozzo-Chiefari radicata, in particolare, nei comuni delle Serre di Torre di Ruggero e Chiaravalle Centrale. Per lui la Procura aveva chiesto l’arresto rigettato poi dal gip.

 

«Ho svolto le funzioni di sindaco del Comune di Torre di Ruggiero dal 2006 al 2015 fronteggiando le varie problematiche di un piccolo borgo dell’entroterra calabrese nel pieno rispetto del principio di legalità. Apprendo ora, con profondo dispiacere, che nell’inchiesta denominata “Orthrus” compare il mio nome, ma,  al contempo, mi compiaccio che il gip, dopo avere esaminato la mia posizione, abbia accertato e riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti oggetto dell’indagine» - dichiara in una nota l’ex sindaco. «Negli anni in cui ho svolto la funzione di sindaco - continua - ho profuso il mio impegno per dare una mano ad una comunità angustiata da tante criticità vecchie e nuove e l’ho fatto attenendomi scrupolosamente alle prerogative in capo all’organo politico e senza mai travalicarle, cosi come ha accertato il gip nel suo provvedimento. La mia biografia, assolutamente specchiata, mi porta ad apprezzare le iniziative  giudiziarie di contrasto al fenomeno criminale, pur segnalando, tuttavia,  l’esigenza costituzionale che siano  esaminate con il dovuto rigore le singole posizioni processuali al fine di non scalfire la dignità di persone anni luce distanti da illegalità e comportamenti ripugnanti».