Sono più di 70 le richieste di rinvio a giudizio del pubblico ministero Alessandro Riello, in servizio presso la Dda di Catanzaro, nel procedimento penale “Athena”, l’inchiesta antimafia contro i clan di ‘ndrangheta di Cassano Ionio. Parliamo dei componenti della famiglia Abbruzzese di Cosenza e di alcuni esponenti dei Forastefano. Oltre a loro una raffica di soggetti che sarebbero contigui o comunque a disposizione delle due cosche operanti in diverse attività illecite nella piana di Sibari e altrove.

La Dda di Catanzaro ad inizio del mese di febbraio ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per gli oltre 70 imputati. Tra questi figurano Celestino Abbruzzese, alias “Ciccio u zingaro”, ovvero il capo della famiglia “rom” di Lauropoli, le cui redini nel tempo sarebbero state prese dal figlio Franco, alias “Dentuzzo“, oggi figura centrale del clan degli “zingari” di Cosenza, ma non imputato in “Athena“, dove invece rischia il processo il figlio Luigi, attualmente al 41 bis.

Sono 81 invece i capi d’imputazione, di cui quattro stralciati mentre allo stato risulta soltanto un collaboratore di giustizia presente nell’inchiesta. Si tratta di Ivan Barone. La posizione di Gianluca Maestri, sebbene abbia intrapreso un percorso collaborativo con la giustizia, non sembra ancora del tutto chiara. Probabilmente nel primo giorno dell’udienza preliminare la situazione sarà definita in un senso o nell’altro. Infine, gli imputati rispondono a vario titolo di associazione mafiosa, associazione dedita al narcotraffico, estorsione e intestazione fittizia di beni. Nell’inchiesta antimafia sono presenti anche esponenti del gruppo degli “zingari” di Cosenza, come Luigi e Marco Abbruzzese e Gennaro Presta.

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