Avrebbe continuato a incassare, per oltre dieci anni, la pensione della nonna morta da tempo. Con l’accusa di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, così, a carico di una donna di 37 anni, A.O., di Rombiolo, è stato eseguito un sequestro per equivalente di circa 131 mila euro che ha riguardato due autovetture, altrettanti conti correnti, un’impresa individuale e diversi buoni fruttiferi postali.

 

Ad eseguire il provvedimento, firmato dal Gip di Vibo Valentia, i carabinieri della compagnia del capoluogo calabrese, quelli di Tropea e di Modena. I militari ritengono di aver raccolto gravi indizi sulla colpevolezzanei confronti della 37enne dimostrando che la stessa, delegata dall’anziana nonna a riscuotere la pensione, alla morte di quest’ultima non avrebbe comunicato il suo decesso all’ente previdenziale statale che, quindi, ogni mese ha così continuato a pagare regolarmente e puntualmente.

 

I militari dell'Arma hanno acquisito tutta la documentazione utile alla ricostruzione della vicenda: da qui il provvedimento del Giudice che ha ordinato il sequestro di tutti i beni intestati alla donna sino ad arrivare a coprire la somma ammontante ai canoni pensionistici percepiti fraudolentemente.

 

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