Proseguirà, per ora, il suo naturale corso l’avviso pubblico esperito dalla Regione Calabria per individuare il successore di Carlo Tansi, sospeso e poi decaduto dall’incarico, alla guida della Protezione civile. Dopo aver dichiarato inammissibile, e in parte aver rigettato, l’istanza di ricusazione mossa nei confronti del presidente della seconda sezione, il Tar nella seduta odierna presieduta proprio da Nicola Durante ha dichiarato inammissibile anche il ricorso proposto da Pietro Cerchiara, Gianfranco Comito, Giuseppe Iiritano e Salvatore Siviglia che, in qualità di partecipanti al primo avviso interno, avevano impugnato quello pubblicato immediatamente dopo dalla Regione Calabria, finalizzato questa volta alla selezione di profili esterni.

 

Nel dichiarare inammissibile il ricorso, i giudici amministrativi hanno fatto valere il difetto di giurisdizione rispedendo il contenzioso al Tribunale del Lavoro a cui contestualmente i quattro funzionari si erano rivolti per far valere le proprie ragioni. “In conclusione, può affermarsi – annotano i giudici - che, tanto l’avviso interno, all’esito del quale la Regione ha ritenuto di non individuare nel proprio organico professionalità idonee per lo svolgimento dell’incarico in questione, quanto il successivo avviso pubblico per l’eventuale nomina di un candidato esterno, costituiscono procedure selettive di tipo non concorsuale, essendo rivolte alla formulazione di una scelta di carattere propriamente fiduciario, senza la nomina di una commissione giudicatrice, il previo svolgimento di prove selettive e la formazione di una graduatoria finale. Difettando la natura propriamente concorsuale, e non essendo stato impugnato alcun atto di macro-organizzazione (pur esistente), la controversia resta attratta nella giurisdizione del giudice ordinario”.

 

Luana Costa

 

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