Incarico alla Prociv, dal Tar un primo No ai dirigenti regionali esclusi

I giudici si sono espressi negativamente sulla richiesta di ricusazione avanzata nei confronti del presidente della seconda sezione del Tribunale amministrativo 

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di Luana  Costa
8 gennaio 2019
14:50

In parte inammissibile e in parte rigettato. La seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale, chiamata a esprimersi sull'istanza di ricusazione avanzata dall'avvocato Giuseppe Pitaro per conto di Pietro Cerchiara, Gianfranco Comito, Giuseppe Iiritano e Salvatore Siviglia, ha ritenuto di non dover procedere nei confronti del presidente della seconda sezione, Nicola Durante, a cui era stata assegnata la discussione sull'impugnativa proposta dell'avviso esterno emanato dalla Regione Calabria e finalizzato all'individuazione del nuovo responsabile della Protezione Civile.

 


I quattro dirigenti regionali che avevano partecipato al primo bando interno ma poi esclusi poichè ritenuti privi delle competenze richieste hanno dapprima impugnato il secondo avviso emanato dalla Regione e rivolto all'individuazione di professionisti esterni e, infine, avanzato richiesta di ricusazione al giudice del Tar per una presunta incompatibilità originata dalla dipendenza della consorte, Roberta Porcelli, dall'amministrazione regionale in quanto nominata dirigente responsabile dell'autorità d'Audit.  

 

L'istanza è stata quindi ritenuta inammissibile poichè depositata in una data successiva all'adozione da parte del presidente della seconda sezione del Tar di ben due decreti monocratici e dunque ritenuta tardiva. Ma anche in parte rigettata dal momento che "il preteso obbligo di astensione - annotano i giudici amministrativi - non può farsi discendere dall’incarico assegnato alla moglie del magistrato in quanto, gli incarichi di funzioni dirigenziali - fonte di emolumenti aggiuntivi rispetto all’ordinario trattamento economico, il cui mantenimento è condizionato non già alla mera volontà politico-amministrativa quanto piuttosto dalla persistenza dei presupposti previsti dalla legge, tra cui quelli che connotano la responsabilità dirigenziale oltre che quella penale, civile, disciplinare, amministrativo-contabile del dipendente pubblico - rappresentano un’evenienza fisiologica del rapporto di pubblico impiego tipico del dirigente di ruolo di un ente pubblico".

 

Luana Costa

Giornalista
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