Ormai da cinque giorni, dallo scorso lunedì mattina, otto operai della cooperativa sociale che si è occupata della cura e della pulizia del verde pubblico nell’ex comune di Rossano, stanno presidiando l’ingresso del municipio, di giorno e di notte. Chiedono lavoro e dignità. Ma chiedono soprattutto che gli vengano riconosciuti i loro diritti per poter dare risposte alle famiglie.

 

Senza lavoro da gennaio 2017

È da gennaio 2017 che gli otto operai chiedono chiarimenti e spiegazioni, prima agli uffici e alla passata amministrazione comunale di Rossano, ora alla gestione commissariale del nuovo municipio Corigliano-Rossano. La risposta, però, è sempre a picche. Nessuno dice nulla: né sulla possibilità di proseguire il servizio, tantomeno sull’inutilità del servizio stesso. Una situazione di stasi e di indifferenza che evidentemente ha stizzito gli operai costringendoli alla protesta.

 

Nel frattempo la grande Città ionica, nata dalla fusione, sul fronte ambientale non se la passa del tutto bene. Soprattutto nella cura e nella gestione del verde pubblico. Basterebbe una passeggiata sul lungomare piuttosto che nei centri cittadini per accorgersi del degrado in cui versano le aiuole e i bordi delle strade. Al momento, chi si starebbe occupando della manutenzione del verde pubblico (così come asserito dagli stessi operai della cooperativa) è l’agenzia Calabria Verde ma – a dire il vero – nessuno, almeno nell’ultimo periodo, ha visto gli operai regionali a lavoro. Mentre l’erba cresce… e il cavallo campa!