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Sono arrivati da ogni parte d’Italia e anche dalle Calabria le migliaia di persone che questa mattina hanno sfilato per le vie di Bologna per chiedere a gran voce “Verità e giustizia”. Tanti i pullman di giovani calabresi che hanno voluto essere presenti, ad ogni costo, alla manifestazione organizzata da Libera per ricordare le vittime della mafia e della criminalità organizzata. In testa al corteo i familiari delle vittime con lo striscione "La verità illumina la giustizia", accanto a loro il fondatore di Libera don Luigi Ciotti che ha dichiarato: "Non è più possibile andare avanti così, con mezze leggi o leggi di compromesso. Su corruzione e falso in bilancio occorrono leggi più determinate: corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia, lo dicono qui migliaia di giovani. Siamo qui - prosegue don Ciotti - non per commemorare ma per graffiare dentro le coscienze di tutti".
Tanta solidarietà e tanta commozione per le strade del capoluogo emiliano, dalle finestre la gente lancia fiori e petali sul corteo lungo circa 4 km. Poi tanti applausi fino all’arrivo in piazza Maggiore dove, ad attendere il corteo centinaia di bambini delle scuole e semplici cittadini che hanno salutato don Ciotti con un “Grazie don Luigi”.
Da Bologna parte "un messaggio di forza della legalità, coraggio e speranza all'Italia", dice Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia. "Qui ci sono i familiari delle vittime bisogna ripartire da loro e ci dimostrano che per difendere la democrazia si può anche dare la vita".