Supera il primo scoglio della convalida, il fermo di indiziato di delitto eseguito appena qualche giorno fa dalla Guardia di finanza su mandato della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il Gip del Tribunale di Lamezia Terme ha infatti questa mattina convalidato il fermo per 41 dei 74 indagati finiti nell'inchiesta denominata Imponimento, istruita contro la locale di 'ndrangheta Anello-Fruci di stanza a Filadelfia ma con ramificazioni fino in Svizzera. 

Carcere confermato

Il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Antonio Anania, Francescantonio Anello, Giovanni Anello, Rocco Anello, Tommaso Anello, Antonio Attisani, Angela Bartucca, Domenico Bretti, Vito Breti, Simone Catanzaro, Antonio Cerra Francesco Conidi, Vincenzo De Nisi, Domenico Fraone, Giuseppe Fruci, Vincenzino Fruci, Angelo Galati, Giuseppe Galati, Domenico Gallello, Giovanni Giardino, Ariosto Guzzo, Francesco Iannazzo, Pierdomenico Iannazzo, Teodoro Mancari, Giovanni Mastrandrea, ANtonio Mazzotta, Giacomo Michienzi, Maurizio Michienzi, Stefano Montauro, Nicola Antonio Monteleone, Francesco Notaris, Francesco Perugino, Rocco Polito, Pasquale Rondineli, Vincenzo Rondinelli Gaetano Ruscio, Domenico Rutigliano, Francesco Serratore, Gino Stranges, Antonio Talarico e Francesco Antonello Trovato, Francescoantonio Anello e Nicola Antonio Monteleone. 

Rimessi in libertà

Non convalidato, invece, il fermo per cinque indagati, per i quali il gip del Tribunale di Catanzaro, Barbara Saccà, ha disposto l'immediata scarcerazione. Si tratta di Andrea Dominelli, Giovanni Fabiano, Salvatore Giorgio, Domenico Rigillo e Vito Chiefari. Quest'ultimo resterà però ugualmente in carcere perché ristretto già per altri reati.  

Ora tocca al gip di Vibo Valentia

Il gip del Tribunale di Vibo Valentia dovrà pronunciarsi sulla restante parte degli indagati sottoposti a fermo lo scorso martedì, quando è scattata la vasta operazione con la quale sono stati ipotizzati a carico di 158 indagati una lunga serie di reati: associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, turbativa d'asta, corruzione, fittizia intestazione di beni, ricettazione, riciclaggio. È stato inoltre disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 169 milioni di euro.

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Francesco Gambardella, Felice Perrone, Vincenzo Cicino, Sergio Rotundo, Giuseppe Torchia, Anselmo Torchia, Aldo Ferraro, Antonio Larussa, Gianni Russano.

 

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