Durante l'operazione denominata "Scarlatto 4", i militari hanno accertato che un'impresa della città dello Stretto ha commercializzato, durante lo scorso anno, un quantitativo di pomodoro di origine italiana superiore a quello effettivamente acquistato
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I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Messina nel contrasto agli illeciti nel comparto agroalimentare e a tutela degli interessi dei consumatori e delle indicazioni geografiche protette, hanno condotto l'operazione "Scarlatto Quattro".
In provincia di Reggio Calabria, invece, i militari hanno accertato che un'impresa ha commercializzato, durante lo scorso anno, un quantitativo di pomodoro di origine italiana superiore a quello effettivamente acquistato (circa 9.000 kg in più). In particolare, la vendita di pomodoro origine Italia si concentrava nel periodo in cui la stessa ditta effettuava l'importazione di svariate tonnellate (circa 70) di pomodoro dall'estero. Il rappresentante legale e il preposto alla vendita sono stati denunciati per frode nell'esercizio del commercio.
In provincia di Siracusa, invece, i militari hanno sanzionato un'impresa che etichettava la salsa di pomodoro, prodotta nei propri stabilimenti, impiegando l'indicazione geografica protetta Pomodoro di Pachino IGP, pur non essendo autorizzata né dal Consorzio di Tutela né dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Per questo motivo, anche se la rintracciabilità ha dimostrato l'utilizzo nella preparazione di Pomodorini di Pachino IGP certificati, al rappresentante legale è stata elevata sanzione amministrativa di euro 5.000 e sono stati sequestrate 9.812 bottiglie di salsa di pomodoro, circa 5.500 kg, del valore di euro 30.000.