Dal drammatico parto in mezzo al mar Jonio di qualche giorno fa, a un luogo sicuro dove prendersi cura della sua bambina. La magia del Natale nella Locride è tutta nella bella storia di Batul, la giovane donna di origini siriane diventata mamma di “Sana” su un barcone carico di migranti giunti a Roccella la scorsa settimana, adesso entrambe “adottate” dal Comune di Camini, disponibile ad ospitare il mini nucleo familiare in un piccolo appartamento nel cuore del centro storico.

Decisiva la volontà del sindaco Giuseppe Alfarano e il proficuo dialogo avviato con la Prefettura di Reggio Calabria. Dopo un periodo di ricovero in ospedale a Locri, mamma e figlia sono state accompagnate nel piccolo centro della vallata dello Stilaro. Dovranno ancora osservare un periodo di quarantena, dal momento che il fratello della donna, presente al momento al parto, è risultato positivo al Covid e attualmente trasferito a Palermo.

«Non potevamo restare indifferenti – racconta il primo cittadino caminese – ci siamo subito attivati con la speranza, quando le condizioni lo consentiranno, di poter ricongiungere l’intera famiglia. Camini è considerato uno dei borghi simbolo dell’accoglienza ai migranti, e già tutta la comunità si è offerta per dare supporto alla giovane mamma, compiendo gesti che scaldano il cuore».

A prendersi cura di Batul e “Splendore” sarà la casa “Mamma Giulia”, il locale centro Cas che si occupa di attività di accoglienza temporanea ed assistenza in favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale per il tempo necessario al loro inserimento nei centri Cara o nelle strutture dello Sprar.