Giuseppe Giuliano risponde al chirurgo vibonese che, con un post Facebook, ha voluto spiegare ad Occhiuto le motivazioni per cui un camice bianco non riesce ad esercitare la sua professione in Calabria
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Dopo la lettera inviata dal dottore Nicola Floro al presidente delle Regione Calabria Roberto Occhiuto in merito all’impiego dei medici cubani nella sanità calabrese, un altro medico ha scritto al governatore per spiegare per quale motivo un camice bianco non riesce a esercitare la sua professione in Calabria. La dottoressa Alessia Piperno, ha affidato il suo pensiero a Facebook. Allo sfogo social del chiururgo ha fatto seguito la risposta del commissario Asp di Vibo Valentia.
«Ho letto il post su Facebook della dottoressa Alessia Piperno. Occorre fare alcune puntuali precisazioni. La dottoressa è presumibilmente già assunta a tempo indeterminato presso una struttura sanitaria privata del vibonese, e ad inizio agosto 2022 ha deciso di candidarsi - evidentemente per affiancare un secondo lavoro alla sua occupazione principale - ad un incarico di tre mesi bandito dall’Asp di Vibo Valentia: si trattava di un contratto da libero professionista retribuito circa 60 euro all’ora, 480 euro al giorno (molto più della paga normale di un medico)». Lo afferma Giuseppe Giuliano, commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
«Cercavamo tre medici - continua Giuliano -, ci è arrivata la sola richiesta della Piperno. Quando la dottoressa ha presentato la domanda c’è stata una oggettiva impossibilità dell’amministrazione ad accoglierla. Il motivo? Ci è pervenuta - tra l’altro in una mail sbagliata, diversa da quella utilizzata dall’Asp per gestire le candidature - una lettera scritta a mano, mandata fuori termine rispetto alla data di scadenza dell’avviso, senza alcuna indicazione in merito alla specializzazione, e senza allegati il Curriculum vitae né alcun documento d’identità. Ovviamente un’Azienda sanitaria non può assumere sulla parola, o basandosi esclusivamente su un foglio bianco scritto a mano. Per tale ragione la dottoressa è stata contattata e abbiamo chiesto l’invio della documentazione necessaria tramite Posta elettronica certificata. La risposta? ‘Non ho la Pec’».
«Nonostante ciò questa Azienda sanitaria - prosegue la nota del commissario Asp di Vibo -, proprio in virtù della carenza di personale medico che affligge tutto il nostro territorio, ha fatto i salti mortali per inserire in organico, per i tre mesi previsti dall’avviso, la dottoressa Piperno, e - nonostante le difficoltà causate solo dalla diretta interessata - ci stiamo riuscendo: aspettiamo ancora la domanda corretta e il Cv».
«Questa la cronistoria di quanto accaduto nelle scorse settimane. Non si tratta di burocrazia, bensì di rispetto basilare della legge e di legittimità degli atti. Quanto al resto del post, al momento ci sono diversi bandi per posti a tempo indeterminato presso la nostra Asp. Lunedì chiameremo nuovamente la dottoressa Piperno e le daremo le linee guida per presentare - se è in possesso dei titoli necessari - le relative domande di partecipazione: siamo pronti ad assumerla. Sperando che nel frattempo - si conclude la nota - si sia dotata di una casella di Posta ettronica certificata».