Il procuratore di Catanzaro è intervenuto in una trasmissione di La7 e ha stigmatizzato le parole del senatore Morra: «Non avrebbe dovuto dire quella frase»
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«Morra non avrebbe dovuto dire quella frase». Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ospite ieri sera a ‘DiMartedì’ su La7 commentando le frasi di Morra su Santelli.
«Io ho conosciuto l’onorevole Santelli nel 1994, quando era sottosegretario alla Giustizia – ha continuato il magistrato -. In questi anni di magistratura ho chiesto e ottenuto migliaia di intercettazioni telefoniche e ambientali. Nelle intercettazioni che ho fatto ce ne sono centinaia che riguardano politici calabresi. La Santelli non è mai uscita in una intercettazione, mai due faccendieri hanno detto ‘andiamo da Jole, andiamo da Santelli’ o altri politici hanno detto ‘la facciamo come intermediaria’. Quindi io l’ho conosciuta come una persona perbene e onesta».
Poi Gratteri ha aggiunto: «Uno può anche non condividere le idee politiche, può essere di sinistra di destra o di centro, però io l’ho conosciuta come persona onesta. Detto questo, Morra non avrebbe dovuto dire quella frase, però io ho conosciuto Morra da pochi anni, posso dire che anche lui è impegnato, crede nella lotta alla mafia, nella lotta al malaffare, Morra non è uomo di mediazione ma non condivido quello che lui ha detto».
Parlando dell’arresto di Domenico Tallini, presidente del consiglio regionale della Calabria, coinvolto nell’inchiesta Farmabusiness condotta dalla Dda di Catanzaro, Gratteri ha aggiunto: «Questa indagine è nata nel 2014, c’erano tante cose ferme e accantonate per varie concause. Pensi che questa richiesta di misura cautelare era ferma al gip da almeno un anno, perché noi facciamo una richiesta di misura cautelare oggi e il gip risponde fra un anno».