Lo ha preannunciato a Catanzaro il procuratore Gratteri. Si cerca un immobile adatto per lo scopo
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Una nuova aula bunker a Vibo Valentia per celebrare i maxi-processi contro la ‘ndrangheta con numeri importanti come quelli dell’operazione “Rinascita-Scott”. È quanto preannunciato oggi dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che è intervenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Oltre a ringraziare il presidente della Corte d’Appello, Domenico Introcaso, per il sostegno dato ai lavori di costruzione dei nuovi uffici della Procura di Catanzaro, il procuratore Gratteri ha fatto cenno alla realizzazione della nuova aula bunker per il distretto di Catanzaro. Aula bunker che sorgerà a Vibo Valentia.
I processi contro la ‘ndrangheta
I processi contro la criminalità organizzata vengono attualmente celebrati nel nuovo palazzo di giustizia di via Lacquari a Vibo Valentia, ma l’unica aula disponibile non è in grado di ospitare più di cinquanta detenuti, senza considerare gli spazi necessari per gli avvocati e per il pubblico, allo stato del tutto insufficienti. Serve quindi un luogo molto più capiente e sicuro per la celebrazione del processo “Rinascita-Scott” sia per gli imputati che sceglieranno di essere giudicati con il rito abbreviato, sia per quanti opteranno per il dibattimento.
Mai completato il nuovo Tribunale di Vibo
In tal senso nei giorni scorsi è stato aperto un dialogo fra il comandante provinciale dei carabinieri, Bruno Capece, ed il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, al fine di individuare un’area ed un immobile adatto ad essere trasformato in aula bunker dove poter celebrare fra qualche mese il maxiprocesso derivante dall’operazione antimafia “Rinascita-Scott”. L’aula bunker, inoltre, nelle intenzioni dovrebbe essere utilizzata anche per la celebrazione di tutti i maxi-processi contro la ‘ndrangheta che interessano il distretto giudiziario di Catanzaro. Vibo Valentia, dunque, al centro dei pensieri del procuratore Nicola Gratteri che sta colmando anni di ritardi (o quanto meno di sottovalutazione) nel contrasto alla ‘ndrangheta del Vibonese, sempre più radicata in ogni strato della società civile e capace di intessere affari e trame ai più alti livelli.