Lo stabile si trova su un terreno di proprietà comunale a Mesoraca. L’uomo ha violato i sigilli continuando a eseguire i lavori nell’immobile invece di demolirlo come disposto
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Avrebbe dovuto demolire quel fabbricato abusivo in via di costruzione su un terreno di proprietà comunale, che era stato sequestrato dai carabinieri forestali di Petilia Policastro nel 2020, ma viola i sigilli e completa i lavori. È accaduto a Mesoraca, nel Villaggio Fratta, dove sono intervenuti nuovamente i militari, che hanno denunciato il custode giudiziario dell’immobile - un bracciante agricolo di 40 anni del posto - per violazione dei sigilli e della normativa edilizia e di quella paesaggistica.
I carabinieri hanno accertato che malgrado sul fabbricato – che ha una superficie in pianta di 8 metri per 10,5 metri - pendesse un’ordinanza comunale di sospensione dei lavori e demolizione, l’opera è stata completata con la realizzazione delle pareti esterne, interne e del tetto.
«Nella località Fratta – spiegano i carabinieri forestali in una nota - è sorto, senza alcuna pianificazione e in modo caotico, un villaggio turistico con numerose case di villeggiatura, realizzate su terreni di proprietà comunale, occupati abusivamente nei decenni scorsi. L’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di regolarizzare la situazione di fatto, ha avviato e definito contratti di concessione sessantennali ai vari occupanti. Evidentemente anche tale opportunità non è stata accolta positivamente da tutti i possessori dei terreni, peraltro boscati e soggetti ad uso civico».
In questo contesto, dunque, «l’azione dei carabinieri forestali è volta a rinforzare l’attività dell’Amministrazione comunale, titolare della vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, con l’obiettivo di rinvigorire il rispetto della legalità, per consentire l’evoluzione sostenibile del territorio e prevenire il consumo indiscriminato di suolo».