Così Roberto Speranza in una lettera inviata alla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Il viceministro Sileri: «In 12mila si sono contagiati. È un lavoro che merita riconoscimenti»
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«Nella prova durissima che l'Italia si è trovata ad affrontare, l'impegno speso per vincere questa sfida ha assunto il volto degli infermieri che, insieme ai medici e agli altri professionisti e operatori sanitari, abbiamo visto in prima linea nei giorni più drammatici».
Lo scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella lettera inviata alla Fnopi (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche) - che ne ha diffuso il testo - per la giornata internazionale degli infermieri.
«Il volto di una professione, e della storia che celebriamo oggi - prosegue il ministro - sinonimo di vocazione al servizio degli altri. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie».
Lavoro, scrive Speranza, «che va sostenuto con un impegno altrettanto concreto da parte dello Stato per una tutela forte del diritto costituzionale alla salute»
«Nessuno mai sarà lasciato solo»
«Ringraziamo il ministro per le sue parole - ha commentato la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli - e gli assicuriamo che gli infermieri, come è stato da sempre e sempre sarà in futuro, avranno come primo obiettivo del loro agire la salute degli assistiti e il soddisfacimento pieno dei loro bisogni. Soprattutto, come ha ben sottolineato, sul territorio dove le esigenze sono spesso più forti e continue e dove proprio la pandemia ha dimostrato come troppe volte, siano esse Covid o non Covid, le persone restano sole».
«Questo non accadrà mai: il tempo di relazione per noi è tempo di cura. E per questo il nostro impegno è a non lasciare mai solo nessuno», conclude la Fnopi.
La Giornata internazionale dell'infermiere quest'anno celebra anche i 200 anni dalla nascita di Florence Nightingale, madre dell'infermieristica moderna.
12mila infermieri contagiati dal Covid
«Lavoro usurante, professionalità che merita maggiori riconoscimenti. Sono 450mila gli infermieri in Italia, 390mila operativi e per quasi l'80% donne: in 12mila, in questa pandemia si sono contagiati, 38 di loro sono deceduti. Poi ci sono stati 4 suicidi». Afferma su Fb il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, in occasione della Giornata internazionale degli infermieri.
«L'esperienza di questi 3 mesi - sottolinea Sileri - deve essere punto conclusivo per dare al personale sanitario quella completa dignità che negli ultimi 10 anni si è persa».
«Oggi - sottolinea Sileri - si scriverà molto su un tema, gli infermieri, che se non ci fosse stata la pandemia, nessuno avrebbe affrontato. Questa è la verità. Non possiamo vivere di eventi traumatici per capire l'importanza delle persone. Ben vengano quindi gli elogi agli infermieri, ma promettete che non li dimenticate quando finisce questa emergenza.
In questa tragedia degli ultimi 3 mesi sono stati chiamati angeli, eroi. Lo sono sicuramente - conclude - come lo erano prima. In silenzio. Picchiati, minacciati, vessati troppo spesso».