VIDEO | Accolse in casa, con il marito Girolamo Sotgiu, una bimba ebrea, riconoscendola come sua figlia e salvandola dalla deportazione. Ha vissuto in Sardegna dove la sua memoria è più viva. In Calabria la sua figura è da scoprire.
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In un’epoca buia segnata da leggi razziali, orrore e brutalità culminati nell'olocausto degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, ci furono donne e uomini che seppero agire coraggiosamente con coscienza e umanità. L'ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme Yad Vashem ha riconosciuto tra i Giusti tra le Nazioni, Bianca Ripepi Sotgiu, nata a Reggio Calabria nel 1922 e morta a Cagliari nel 2005.
Bianca Ripepi è stata riconosciuta Giusta tra le Nazioni per avere salvato con suo marito Girolamo Sotgiu, anche lui destinatario dell'onorificenza, una bimba ebrea registrandola come sua figlia. Bianca e Girolamo figurano tra le 766 di nazionalità italiana che hanno ricevuto l'onorificenza. L'Italia è l'ottavo paese per numero di Giusti tra le nazioni riconosciuti. Secondo la commissione anche Bianca e Girolamo sono tra coloro che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
L'atto di nascita di Bianca Ripepi a Reggio nel 1922 (anche se poi visse in Sardegna), alcune sue pagelle e il registro da cui risulta il diploma conseguito nell’anno scolastico 1939-1940 all'istituto magistrale Gullì, sono custoditi presso l'Archivio di Stato di Reggio Calabria. Questi documenti saranno esposti, da lunedì e fino al prossimo 12 febbraio, nella mostra Spazi di Memoria promossa dall'Archivio di Stato reggino, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime della Shoah.
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