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Starebbe per chiudersi il cerchio attorno alla sparizione di Bruno Lacaria, il commercialista scomparso nel nulla mercoledì scorso a Spadola. Centro di poco più di ottocento anime nel cuore del serre vibonesi, sconvolto dall'accaduto.
Possibile svolta. Ventiquattro ore dopo la sparizione del 52enne la serenità di Spadola è stata nuovamente turbata da un altro fatto di cronaca legato ad un commerciante del luogo, Giuseppe Zangari finito in condizioni gravi all'ospedale di Locri perché intossicato da un pesticida che avrebbe bevuto sotto la minaccia di una pistola. Una ricostruzione, quest’ultima che, tuttavia non avrebbe convinto a pieno gli investigatori che nelle ultime ore avrebbero focalizzato l’attenzione su alcuni punti in comune che legano le due vicende.
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Amici di vecchia data. Il commerciante, amico di vecchia data di Lacaria, sarebbe l’ultima persona incontrata dal professionista prima che del 52enne si perdessero definitivamente le tracce. Poi il misterioso avvelenamento.
La chiave di volta. Giuseppe Zangari, già sentito dagli uomini dell’Arma dopo la sparizione di Lacaria, si trova ora piantonato in ospedale. Sta bene e non è in pericolo di vita. Potrebbe essere proprio lui a fornire ai militari la chiave per decifrare il mistero.
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Alessio Bompasso