Una situazione esplosiva. Uno strappo occupazionale che nessun intervento tampone della politica, utile ad accompagnare i dipendenti fuori dal lavoro, potrebbe sanare. Sono 245, tra addetti alle prestazioni oncologiche e non, quelli che con la cessazione delle attività della Fondazione Campanella resteranno in mezzo alla strada. Stamattina hanno occupato i locali del polo oncologico che, a far data dal 2 marzo prossimo, alla luce del decreto firmato dal presidente Paolo Falzea e dal direttore generale Mario Martina, cesserà ogni attività. Con la richiesta di fallimento avanzata dalla Procura pendente, in attesa del liquidatore e con un'inchiesta penale ancora aperta, la Fondazione Campanella di fatto non esiste più. "Estinta" la personalità giuridica alla luce del decreto firmato dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella. E tra i lavoratori lo sconforto, palpabile da mesi, si è questa mattina trasformato in rabbia. Una protesta forte, che proseguirà anche nei prossimi giorni. Perché se la Fondazione di fatto è già scomparsa, la vertenza è aperta e resterà tale molto a lungo. Il tutto sotto l'egida delle organizzazioni sindacali e lo stretto controllo delle forze dell'ordine. Il rischio è che lo sconforto divenuto rabbia ora possa trasformarsi in disperazione.

 

Campanella, in Tribunale la nomina del commissario liquidatore - Dopo il decreto di estinzione della Fondazione Campanella firmato dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, la partita del polo oncologico di Germaneto continua a giocarsi su un duplice fronte penale e civile, nonostante il suo destino sia già stato scritto. Stamattina il giudice delegato del Tribunale fallimentare Giovanna Gioia, preso atto della decisione prefettizia ha rinviato l'udienza per la nomina del commissario liquidatore . In aula era presente l'avvocato Valerio Donato, difensore della Campanella e i due sostituti procuratori della Repubblica Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi contitolari delle indagini  sulla Fondazione, che vede iscritti nel registro degli indagati dieci persone tra presidente, revisori dei conti e componenti il Consiglio di amministrazione per false comunicazioni sociali. Sono stati proprio loro a richiedere l'istanza di fallimento in Tribunale, preso atto del dissesto economico della Campanella e da lì in poi si è sollevato un terremoto giudiziario e non solo, che ha portato il prefetto a decretarne la fine, "perché  - si legge nel decreto di estinzione – la Fondazione non è più in grado di continuare nell'attività istituzionale e di raggiungere  lo scopo per la quale è stata costituita. Intanto nel primo pomeriggio è previsto l'ultimo step degli interrogati nell'ambito dell'inchiesta sulla Campanella.

Gabriella Passariello