La marijuana, l'hashish e la cocaina veniva coltivata nella zona della piana di Gioia Tauro e nelle Serre Vibonesi per essere poi immesse sul mercato Catanzarese e sulla fascia Ionica della provincia dove vigeva una capillare rete di spaccio territoriale talmente estesa da raggiungere anche gli istituti scolastici.

L'operazione portata a termine questa mattina dal comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro congiuntamente alla Guardia di Finanza attraverso l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 13 persone (LEGGI I NOMI E GUARDA LE FOTO) ha permesso di smantellare una vasta rete di approvvigionamento e spaccio di sostanze stupefacenti a carattere interprovinciale. Nel corso delle attività investigative si è inoltre giunti anche al sequestro di armi: pistole, fucili a canne mozze, esplosivo e una bomba a mano.

 

"È un'operazione che dimostra - ha chiarito il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto - l'autosufficienza di un'organizzazione che possiede i mezzi utili a destinare allo spaccio importanti quantitativi di stupefacente coltivato nelle Serre Vibonesi. Si è inoltre addivenuti alla cattura di alcuni componenti della famiglia Sdanganelli, un clan operante nell'area di Rosarno".

 

Il procuratore distrettuale antimafia Nicola Gratteri ha evidenziato come il susseguirsi delle operazioni altro non è se non il risultato del rafforzamento dell'ufficio di Procura e della dotazione organica delle forze dell'ordine. "Il consumo della marijuana è dilagante - ha aggiunto Gratteri - ed è questo il dato allarmante che emerge: dall'alto tasso di consumo di droghe da parte di minorenni si desume che il reticolo di pusher raggiunga anche le scuole".

 

Luana Costa