Fin dal suo insediamento a capo della Procura della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo ha intrapreso un'incisiva azione di contrasto alla diffusione degli stupefacenti a Cosenza e nelle aree limitrofe. Dall'operazione Mater, a quella denominata Ovuli itineranti, e poi ancora le attività di indagine promosse nella Valle del Crati, tra Montalto Uffugo, Lattarico e Bisignano, passando per gli arresti dell'inchiesta Fentanyl e di quella chiamata in codice Sette note sono innumerevoli le attività dell'ufficio inquirente, ora culminato nell'ennesimo blitz, definito dal magistrato il «più imponente effettuato» da quando ha assunto la carica di Procuratore capo. E ancora una volta Spagnuolo richiama le istituzioni ad affrontare quello che egli stesso definisce «un pericolo sociale» impossibile da sconfiggere solo con la repressione. Intervistato inoltre il colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza ribadisce: «Tra i luoghi di spaccio c'è anche la movida».

 

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