Nel porto di Gioia Tauro nel 2021 sono state sequestrate oltre 13 tonnellate di cocaina, a conferma del ruolo fondamentale e primario che tale scalo continua a rivestire nel traffico internazionale di droga. Lo rileva la relazione annuale che la Direzione centrale dei servizi Antidroga del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, presentata qualche giorno fa, in vista dell’odierna giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga istituita dall’Onu nel 1987.

«Nel 2021, le operazioni condotte per contrastare il mercato della cocaina sono state 7.902 (+1,06% rispetto al 2020), con un significativo aumento dei quantitativi sequestrati, passati da 13.595,63 kg, nel 2020, a 20.075,39 kg, nel 2021 (+47,66%). I sequestri più significativi sono avvenuti a Catania nel mese di marzo (2.226 kg), nel porto di Gioia Tauro nel reggino nei mesi di ottobre (2.140,80 kg), novembre (1.520,30 kg), febbraio (1.163,35 kg) e maggio (1.126,84 kg)», si legge nella stessa relazione.

Il primato del porto di Gioia Tauro e della 'ndrangheta

In evidenza l'esponenziale crescita, in particolare nell'ultimo biennio, dei sequestri effettuati nel porto di Gioia Tauro, marcandola come direttamente proporzionale alla diminuzione dell'ingresso della cocaina in quello di Livorno e in quello di Genova. Il dato non prescinde dal quadro generale delineato nella relazione secondo il quale strategici si rivelano i supporti logistici necessari per la gestione illecita dei carichi e ancora particolarmente potente è la ‘ndrangheta, quale organizzazione mafiosa caratterizzata da una maggior espansività a livello nazionale e internazionale, sempre la più influente nel traffico della cocaina proveniente dal Sud America e dalle principali aree di stoccaggio temporaneo presenti in Europa.

La frontiera marittima si conferma lo scenario operativo prediletto ove sono state intercettate le maggiori quantità complessive di cocaina. Il porto di Gioia Tauro, che incide per il 97,49% (13.364,94 kg), è stato quello in cui è stata sequestrata la maggiore quantità di cocaina, seguito da quello di Vado Ligure nel savonese (138,29 kg) e di Livorno (118,53 kg). Una piccola percentuale investe anche l’altro porto del reggino di Villa San Giovanni (11,57kg pari allo 0,08%).

Le provenienze, le rotte e gli approdi dei carichi di cocaina

La cocaina sequestrata alle frontiere, nel 2021, risulta proveniente da Ecuador (4.515,07 kg), Colombia (2.323,79 kg), Nicaragua (2.318,40 kg), Brasile (1.595,26 kg), Guatemala (985,40 kg).

La relazione annuale che la Direzione centrale dei servizi Antidroga del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno rileva altresì che i trasporti di cocaina vanno incontro a anche a trasformazioni e sono realizzati anche lungo rotte emergenti che continuano a contemplare comunque lo scalo di Gioia Tauro.

Con spedizioni su navi portacontainer e da carico, dopo aver fatto tappa, anche in scali italiani (Gioia Tauro), i carichi giungono, infatti, nei porti dei Paesi dell’area balcanica, del Mar Egeo (Turchia, Grecia) e del Mar Nero (Bulgaria, Romania), ove le stesse organizzazioni contano su una fitta rete di contatti, che ne agevolano i traffici. In particolare la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga si è concentrata «sulla cocaina proveniente via mare dal Sud America, con la condivisione di analisi di rischio sulle rotte, tra cui quella che dall’Ecuador, attraverso Panama e Gioia Tauro, giungono nei porti della Turchia. Queste ultime hanno fatto registrare numerosi e ingenti sequestri: 463 kg e oltre 1.100 kg presso il porto turco di Mersin e oltre 1.100 kg nel porto di Gioia Tauro, tutti nel giugno 2021», si legge ancora nella relazione che pone anche un focus sull'attività antidroga nella città metropolitana di Reggio Calabria. Nel 2021 a Reggio sono state eseguite 169 operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale (0,79%) ed è stato registrato il 15,50% delle sostanze sequestrate e l'1,24% delle persone denunciate all’Autorità Giudiziaria.

Focus sul territorio metropolitano di Reggio

Nel dettaglio, nel 2021, nell’area metropolitana reggina, è stato sequestrato il 53,59% di tutta la cocaina intercettata a livello nazionale, lo 0,07% dell’eroina, lo 0,04% dell’hashish, l'1,05% della marijuana e il 6,36% delle piante di cannabis.

Il 67,28% del totale della cocaina, sequestrata in questa città metropolitana, è stata intercettata al porto di Gioia Tauro.

Per reati legati alle sostanze stupefacenti, in questa area metropolitana sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 372 persone, delle quali 317 in stato di arresto, con un incremento del 10,71% rispetto all’anno precedente, corrispondenti all'1,24% del totale nazionale.

Le denunce hanno riguardato per il 61,02% il reato di associazione finalizzata al traffico di droga e per il restante 38,98% quello di traffico/spaccio.

Le persone di nazionalità straniera (gambiana, romena, nigeriana, ghanese e albanese) coinvolte nel narcotraffico sono state 18, delle quali 10 in stato di arresto, con un decremento del 51,35% rispetto all’anno precedente, corrispondente allo 0,19% dei segnalati a livello nazionale.

Le denunce hanno riguardato per il 77,78% il reato di traffico/spaccio e per il restante 22,22% quello di associazione finalizzata al traffico di droga.

Non ci sono stati minori denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati sugli stupefacenti mentre, sempre nel 2021, i casi di decesso per abuso di sostanze stupefacenti sono stati 2, corrispondenti allo 0,68% del totale nazionale.

Le segnalazioni per possesso e uso personale di droghe

Secondo l’ultimo rapporto sulle tossicodipendenze del dipartimento di politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri 2021 (dati del 2020), inoltre, in Calabria ai Nuclei Operativi Tossicodipendenze delle Prefetture – Uffici Territoriali del Governo sono pervenute 1309 segnalazioni, su quasi 33mila a livello nazionale. Di queste la maggior parte riguarda persone over 40 (550) mentre soltanto 41 sono giovanissimi, con meno di 17 anni.