Durante la perquisizione nell’abitazione dell’uomo sono state rinvenute dagli agenti due pistole con matricola alterata e diverse munizioni
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È accusato di aver fornito armi a Paolo Labate, il nipote del boss Barreca arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di essersi recato in un panificio imbracciando un fucile con l’intenzione sparare al titolare dell'esercizio commerciale.
Questo il motivo della perquisizione dell’abitazione di un 49enne (sottoposto a fermo d’iniziativa della polizia giudiziaria) che si è conclusa con il rinvenimento di due pistole, una 9x21 e una cal. 22 con matricola alterata, e diverse munizioni.
A spasso con un fucile
Nella serata del 5 novembre scorso, gli Agenti della Polizia di Stato hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica nei confronti del diciannovenne accusato di ricettazione, detenzione e porto di due fucili a canne mozze.
Le indagini scaturiscono da un episodio che ha visto protagonista il giovane indagato il quale, armato di fucile a canne mozze, era andato a cercare un uomo sul suo luogo di lavoro con il chiaro intento di sparargli per un presunto sgarbo subito nei giorni precedenti.
Entrambi i provvedimenti sono stati convalidati dal gip che ha disposto per i due indagati la custodia in carcere come da richiesta del pm che ha coordinato le indagini.