Messaggio social del premier che rivela le preoccupazioni legate all’allentamento del lockdown: «Da domani oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro»
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«Insieme ce la faremo». Finisce così il lungo post che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha pubblicato sulla sua pagina Facebook per sottolineare che «domani comincerà la fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus».
«Sarà una nuova pagina – scrive il premier - che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità. Fino ad oggi la maggior parte dei cittadini è stata al riparo nelle proprie case. Da domani oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore».
Il tasto del buonsenso e della responsabilità, dunque, è quello che Conte pigia più spesso, a sottolineare che con l’allentamento del lockdown dipenderà dagli comportamenti personali.
«Come mai prima – continua il post -, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani. Serviranno ancora di più collaborazione, senso civico e rispetto delle regole da parte di tutti. Dovremo tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione, continuare a mantenere la distanza interpersonale, a indossare la mascherina quando e dove sarà necessario, e a lavarci spesso e con cura le mani. Più saremo scrupolosi nell’osservare le indicazioni di sicurezza e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni».
Un richiamo alla prudenza che accompagna le parole di Conte sino al termine del suo messaggio social. Esortazione reiterata più volte che rivela le preoccupazioni per le incognite che la Fase 2 porta con sé.
«Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese – conclude -. Con prudenza, decisi e determinati ad andare avanti ma senza rischiare di fermare il motore. Non c’è una ricetta giusta per garantire la ripartenza senza pensare in primo luogo alla salute e alla sicurezza di tutti noi. Sono fiducioso, insieme ce la faremo».
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