Sono tre le persone destinatarie di un fermo di indiziato di delitto ad opera della Squadra Mobile di Vibo con l’accusa a vario titolo di rapina e lesioni ai danni di un minore di 16 anni e dei suoi genitori, aggrediti e malmenati nella notte fra sabato e domenica in piazza Municipio a Vibo Valentia. Gli arrestati, tutti di Vibo Valentia, sono: Luigi Federici, 21 anni (nella foto); Domenico Camillò, 20 anni, e Giuseppe Suriano, 21 anni. Utili per arrivare agli arresti, la visione delle immagini di alcuni impianti di videosorveglianza della zona. A Luigi Federici viene contestata anche la detenzione illegale di una pistola clandestina.

 

Il minore è stato dapprima aggredito davanti all’American Bar per futili motivi e quindi rapinato del borsello. Chiamati i genitori, i rapinatori si sono violentemente scagliati anche contro di loro massacrandoli di botte. Il borsello, senza il portafoglio, è stato poi ritrovato a Lamezia Terme poiché era stato gettato a terra da uno dei rapinatori e poi da qualcuno infilato in una cassetta postale. Nel corso di alcune perquisizioni domiciliari eseguite per dare esecuzione al fermo di indiziato di delitto, la polizia è riuscita a sequestrare anche i vestiti utilizzati dagli aggressori la sera della rapina e le scarpe con ancora tracce di sangue. In casa di Luigi Federici rinvenuto poi un borsello con dentro una pistola calibro 7,65 con matricola, caricata con sei cartucce. Quindi i giorni di prognosi per il ragazzo e la madre pestati, mentre il padre del giovane ne avrà per trenta giorni. Il capo della Squadra Mobile, Giorgio Grasso, il procuratore facente funzioni Filomena Aliberti ed il pm Ciro Luca Lotoro, hanno sottolineato nel corso di una conferenza stampa l’immediata risposta data dagli investigatori ad un’aggressione gravissima avvenuta in pieno centro a Vibo Valentia ad opera di tre giovani che pensavano di farla franca.