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Arrestato dalla polizia anche il secondo presunto estorsore che avrebbe preso di mira un pescatore di Vibo Marina costretto a cedere parte del pescato. Si tratta di Rosario Tavella, 28 anni, di Vibo Marina, bloccato a Padova dove si trovava da qualche tempo per seguire un corso per operatore tecnico subacqueo. E’ accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose in concorso con Rosario Mantino, 42 anni, pure lui di Vibo Marina. Attualmente Rosario Tavella si trova ristretto nel carcere di Padova. Secondo le indagini della Squadra Mobile di Vibo Valentia, dirette da Tito Cicero, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, il 13 giugno 2015 due persone avrebbero partecipato – armate di bastoni – all’aggressione nei confronti di un pescatore.
Estorsione e lesioni ad un pescatore: arrestato 42enne a Vibo
I due erano poi fuggiti a bordo di un’auto guidata da una terza persona. L’aggredito, un pescatore da poco rientrato da una battuta di pesca, era costretto a ricorrere alle cure del personale sanitario del 118, nel frattempo fatto intervenire sul posto. La spedizione punitiva sarebbe stata legata – secondo le indagini – alla pretesa da parte degli aggressori di ottenere parte del pescato “sotto forma di omaggio”. Richiesta puntualmente avanzata tutte le volte che i pescatori rientravano dalle battute di pesca. La famiglia Mantino di Vibo Marina, secondo gli inquirenti, sarebbe legata al clan dei Piscopisani.
Domani nel carcere di Vibo Valentia si terrà l’interrogatorio di Rosario Mantino, difeso dall’avvocato Sergio Rotundo. Rosario Tavella è invece difeso dall’avvocato Gaetano Scalamogna.
Giuseppe Baglivo