Tropea - Un ordigno rudimentale è stato collocato e fatto esplodere questa notte sotto l’auto, un Audi A 4, del sindaco di Tropea Giuseppe Rodolico. L’attentato intorno alle due. L’auto del primo cittadino era parcheggiata nella centralissima via Tondo, nei pressi dell’abitazione del primo cittadino.

 

Il boato, fortissimo, ha svegliato gli abitanti del centro turistico del vibonese e ha mandato in frantumi anche il lunotto posteriore di un’altra vettura, una fiat panda, parcheggiata davanti all’auto del sindaco.  Un attentato che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. A pochi centimetri dall’auto, la centralina del gas che se fosse stata lambita dalle fiamme, sarebbe potuta esplodere. E’ toccato ai vigili del fuoco, intervenuti pochi minuti dopo, spegnere l’incendio e  mettere l’area in sicurezza. Stamattina in via Tondo, tra lo sgomento degli abitanti,  i segni dell’incendio ancora visibili sull’asfalto. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Tropea diretti dal comandante Francesco Manzone sotto il coordinamento del comando provinciale. Inquirenti al lavoro per stabilire la matrice dell’attentato. L’ipotesi è che l’incendio sia collegato  all’attività politica del sindaco.

 

Poche settimane fa l’amministrazione comunale fu infatti coinvolta in un caso “politico-mediatico” per la presenza nella cerimonia del tuffo di capodanno di un pregiudicato. Come prima conseguenza l’assessore al turismo, venne rimosso dall’incarico. Potrebbe esserci un nesso tra la bomba e lo scandalo di capodanno?  Una domanda a cui gli inquirenti intendono dare risposte. Utili alle ricerche  potrebbero rivelarsi le telecamere di video sorveglianza di alcune attività commerciali piazzate lungo la centralissima via di Tropea. Filmati che sarebbero già in possesso dei militari e che potrebbero avere ripreso gli autori di questa gravissima intimidazione. (In aggiornamento).

 

Rodolico - “Un episodio inquietante - ha affermato l'interessato - che turba particolarmente da un lato, ma dall'altro mi spinge a proseguire nell'attività amministrativa che sto conducendo con la mia squadra di governo per il bene della città. Non v'è dubbio alcuno – ha aggiunto – che il movente del gesto sia da ricondurre alla mia attività alla guida della giunta comunale e non alla sfera lavorativa, ma su questo preferisco non dir nulla perché sono in corso indagini. Voglio ringraziare tutti coloro i quali mi sono vicini in questa situazione e ai quali posso garantire un rinnovato impegno da parte mia. Continueremo ad operare per il bene della città”.

 

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