Il tribunale del riesame di Catanzaro, all’esito dell’udienza di ieri ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che era stata applicata nei confronti di Antonio Giampà, difeso dall’avvocato Leopoldo Marchese, in relazione all’aggravante dell’agevolazione mafiosa contestata in episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. La misura è stata sostituita con quella degli arresti domiciliari.

Giampà è coinvolto nell’operazione Artemis della Dda di Catanzaro. I 59 indagati sono accusati a vario titolo di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche aggravata da modalità e finalità mafiose, e altri numerosi reati in materia di coltivazione, detenzione, e commercializzazione di sostanze stupefacenti. Il presunto sodalizio, secondo gli inquirenti, era operativo nei territori di Lamezia Terme e nei comuni a cavallo delle province di Catanzaro e Vibo Valentia e in particolare nei territori di Maida e Cortale.