L’attività d’indagine che ha portato al fermo di 15 persone (LEGGI I NOMI) esponenti delle cosche di 'ndrangheta reggine ha consentito di accertare come esponenti di primo piano della “Cosca Condello” avessero assunto la gestione monopolistica dei servizi di “Buttafuori” nei principali locali d’intrattenimento serale e notturno della città di Reggio Calabria.

 

Le intimidazioni. Gli indagati, attraverso la gestione di tale servizio, non solo traevano il profitto conseguente al suo esercizio monopolistico ma lo sfruttavano anche quale volano del metodo intimidatorio, caratterizzante l’operato della ‘Ndrangheta, sino al punto da ferire a colpi d’arma da fuoco, a distanza di alcune ore e dopo averlo ricercato per la città, un avventore di un locale che aveva messo in discussione la loro autorità criminale. La vicenda si riferisce al ferimento di Andrea Facciolo, avvenuto alle prime luci dell’alba del 29 agosto 2015 nei pressi del Bar denominato “Snoopy”.

 

Il traffico di sostanze stupefacenti. Con lo sviluppo delle investigazioni, è stato accertato come, sfruttando la gestione capillare del servizio di buttafuori, alcuni sodali avessero avviato un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) strutturando una stabile organizzazione criminale, caratterizzata da una ramificata vendita al dettaglio, operante sia nei locali notturni, in cui si erano infiltrati grazie alla predetta gestione del servizio di buttafuori che in alcuni punti della città.

 

Le estorsioni. E’ stato, poi, accertato come taluni protagonisti di tali dinamiche criminali, fossero anche autori di inquietanti, specifici episodi di estorsione, rapina ed altri reati che hanno minato la serenità ed il tranquillo vivere civile della popolazione cittadina.