Non si arresta nemmeno sotto le festività natalizie, l’emergenza immigrazione. È un flusso continuo, di persone e speranza. Di velieri e vecchi pescherecci carichi di uomini, donne e bambini, e condotti da scafisti senza scrupoli, che solcano il mare, per giorni, in cerca di un approdo sicuro. 765 stranieri, in queste ore, l’hanno trovato sulla costa calabrese, al porto di Crotone, dove da ieri si lavora ininterrottamente per l’accoglienza. C’è chi non ce l’ha fatta: sogni e vite umane sono affondate nelle acque del Mediterraneo, proprio a Natale. 

Al lavoro dalla vigilia di Natale

È da più di 24 ore che, a Crotone, forze dell’ordine, medici del 118 e operatori della Croce Rossa, sotto il coordinamento della Prefettura, vanno incontro ai passeggeri delle carette del mare, soccorsi al largo. Che arrivano stanchi, stremati, disidrati. Ci sono famiglie e minori non accompagnati. Ci sono bambini, con i loro occhi smarriti e inconsapevoli, che ora sorridono ai volontari che offrono loro un abbraccio, una coperta, una merendina. Piccoli gesti di umanità che si consumano sul freddo molo di un porto: ci si scambia doni anche così, a Natale.

Sbarchi nel Crotonese, i numeri 

Tra ieri oggi, sono state 5 le operazioni di soccorso eseguite al largo della costa Crotonese dalle motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto: tre nel giorno di Natale, due a Santo Stefano. Complessivamente sono state tratte in salvo e condotte al porto di Crotone 765 stranieri. Il primo gruppo di 98 migranti è arrivato ieri mattina, seguito nel corso della giornata da altri due gruppi di 86 e 105 persone. Questa mattina presto sono approdati altri 90 stranieri e, infine, nel primo pomeriggio si sono concluse le operazioni di accoglienza di altri 386 migranti. Questi ultimi si trovavano a bordo di un pescherecchio: soccorsi da una nave mercantile battente bandiera russa, sono stati condotti a Crotone. 

Partiti dalla Turchia, quasi tutti provengono essenzialmente da Siria, Afghanistan, Iraq e Iran. Ci sono, poi, anche cittadini di Egitto, Bangladesh, Yemen, Pakistan ed Eritrea. Tantissimi i minori: circa 250 quelli sbarcati tra ieri e oggi nel Crotonese, più di un centinaio dei quali non accompagnati.

La situazione al centro Sant'Anna

In realtà, il lavoro della Prefettura di Crotone è iniziato già nel pomeriggio del 24 dicembre. Una decina di donne incinte, sbarcate a Pozzallo, sono state trasferite nel centro di sorveglianza sanitaria di Sant'Anna, dove poi sono giunti anche altri 90 stranieri, che erano approdati a Lecce.

Attualmente, nel centro Sant'Anna, a Isola di Capo Rizzuto, dove i migranti vengono collocati per trascorrere la quarantena, come da normativa anti Covid, non c'è più posto. La struttura, inizialmente creata per ospitare 1200 persone e ormai convertita in centro di sorveglianza sanitaria, dispone di una capienza reale di circa la metà dei posti. Oggi, a seguito degli sbarchi delle ultime ore, si trova ad accogliere oltre 800 migranti, ma non c'è spazio per tutti. Per questo, dopo le operazioni di identificazione, gran parte degli stranieri appena arrivati dovrebbe essere trasferita in centri di altri regioni italiane dove trascorreranno il periodo di quarantena.

Complessivamente, dall'inizio dell'anno ad oggi (considerando che il primo sbarco del 2021 è avvenuto nel mese di giugno) sulle coste crotonesi sono giunti circa 5mila migranti, 69 gli sbarchi registrati.