L'emergenza rifiuti a Vibo Valentia oltre ai danni per l'ambiente potrebbe avere ripercussioni anche sulle casse di Palazzo Luigi Razza. I cittadini, stanchi di vivere in  una città che ad intermittenza si sveglia stracolma di rifiuti, non sembrano più intenzionati a pagare la tassa sui rifiuti per un servizio che non viene garantito ogni giorno.

 

Da qui la decisione di affidarsi alle associazioni dei consumatori  Codacons e ADOC, con la collaborazione del Comitato NO-Tari e del Forum delle Associazioni, per presentare un esposto/diffida, con istanza di applicazione dello sgravio previsto per legge, dell'imposta TARI.  L'atto oltre al Comune di Vibo Valentia, è stato notificato a tutti gli enti coinvolti a vario titolo  nella vicenda, dal Prefetto al Presidente del Consiglio dei ministri. I cittadini di Vibo valentia denunciano in particolare la grave e "drammatica situazione di allarme ambientale che ha colpito il capoluogo di provincia nei mesi di febbraio, marzo, aprile e agosto 2014.  Emergenza rifiuti che in realtà – chiarisce la nota-  è ancora in atto".

Nell'esposto vengono pertanto  evidenziati tutti i disagi, causati dall'interruzione del servizio di raccolta del pattume, cui sono stati costretti a subire non solo gli abitanti di Vibo Valentia e frazioni, ma anche i numerosi turisti. Sul sito www.vibovalentiaviva.it/tari2014 è possibile scaricare i moduli necessari per aderire all'iniziativa e tenersi aggiornati sulla vicenda.