Sanità e ambiente al centro di una nuova puntata del format di LaC Tv condotto da Pasquale Motta. Due temi che preoccupano la popolazione florense
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Sanità e ambiente a San Giovanni in Fiore, i due temi al centro della puntata di Dentro la Notizia, condotta da Pasquale Motta su LaC Tv. Temi arrivati alla ribalta delle cronache regionali per gli eventi accaduti negli ultimi sette giorni nella cittadina florense. Un ritorno sull'altopiano silano della trasmissione che aveva già raccontato ad inizio giugno il lento declino della sanità sangiovannese.
Sul versante della sanità locale si registrano due nascite in condizioni di emergenza, per fortuna senza complicanze per le mamme e per i nascituri. Antonio Lorenzo nato nell’ambulanza del 118 in località Cerietti, durante il trasferimento al San Giovanni di Dio di Crotone; Gabriel invece è venuto al mondo sul pianerottolo di casa nella notte di San Giovanni Battista con l’aiuto del personale del servizio d’emergenza e della dottoressa in servizio in guardia medica. Il punto nascita del nosocomio cittadino è chiuso dal lontano 2010, con le partorienti che si devono recare negli ospedali di Crotone o di Cosenza, che distano rispettivamente 50 e 60 chilometri.
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Sul versante ambientale è arrivato il sequestro della discarica consortile in località Vetrano, nel comune di San Giovanni in Fiore, di proprietà del Consorzio Valle Crati. Dal sito fuoriuscivano emissioni di percolato composto da sostanze inquinanti destinate poi allo sversamento nel torrente Vardavecchia e nel fiume Neto, con conseguente deterioramento dei due corsi d'acqua.
Sanità in emergenza
A raccontare gli ultimi eventi legati alla sanità è la presidente di Donne e Diritti Stefania Fratto. «Ricordo di aver parlato in una conferenza stampa a Lamezia Terme nel 2021 di come le donne di San Giovanni in Fiore spesso sono costrette a partorire in ambulanza perché devono essere trasferite a Crotone o a Cosenza. Martedì scorso una donna ha partorito – spiega la Fratto – in un mezzo di emergenza aiutata dagli operatori del 118. Il caso più grave si è verificato la notte tra il 23 e il 24 giugno quando una donna ha partorito nel pianerottolo di casa, con l’ausilio degli operatori del servizio di emergenza e della dottoressa della guardia medica. Il punto nascita nel nostro ospedale è stato chiuso nel 2010 ma avevano garantito che si potevano effettuare i parti d’urgenza. Per fare ciò è necessario avere un ginecologo in servizio al Pronto soccorso ed una termoculla che non sono mai arrivati». La Fratto chiede, infine, la «riapertura del punto nascita o l’istituzione di una casa della maternità».
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Il sequestro della discarica di Vetrano
«Una bomba ecologica», a dirlo senza nessun giro di parole il capogruppo del Pd Domenico Lacava sulla vicenda del sequestro della discarica di Vetrano. «Il percolato che fuoriesce dal sito raggiunge il fiume Neto, che attraversa l’intera valle diventando un problema serio». L’esponente Dem ricostruisce la vicenda: «nel maggio 2020 il dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, diretto da Pallaria, e l’allora assessore all’Ambiente capitano Ultimo, decidono la chiusura inderogabile del sito entro la fine dell’anno, con il successivo ripristino ambientale. L’allora sindaco Belcastro ne comunica la chiusura. L’attuale sindaco Succurro, nelle vesti di presidente della Provincia di Cosenza, dopo qualche mese dalla sua elezione firma un accordo con la Regione e riapre la discarica. Da quel giorno decine di camion attraversano la Sila e vengono a scaricare nel sito. Sul versante giudiziario non entro nel merito perché è in corso un’indagine, lo faccio dal punto di vista politico su una scelta che non è stata nemmeno portata in consiglio comunale con il silenzio assoluto delle istituzioni»
Anche il segretario del Psi Giovanni Oliverio rimarca l’emergenza legata alla discarica consortile. «Era nata per soddisfare solo le esigenze del nostro Comune e dei comuni limitrofi». L’esponente socialista racconta del «progetto del sindaco Succurro di voler fare sul sito un parco giochi per bambini, prima della nuova riapertura» e chiede «la chiusura definitiva del sito e la bonifica dei terreni». A concludere la puntata la vicepresidente di Donne e Diritti Marie-Lise Succurro che lancia un quesito: «Negli ultimi anni i casi di tumori nel nostro paese sono aumentati. Magari è colpa dell’inquinamento ambientale?»