Il governo sta valutando l'ipotesi di consentire, a partire da lunedì 18 maggio, di andare nelle seconde case, purché siano nella regione di residenza. L'ipotesi potrebbe essere inserita nel nuovo Dpcm con le riaperture previste a partire da lunedì. Addio anche all’autocertificazione che non sarà più necessaria per uscire.

E con l'apertura di negozi, bar e ristoranti potrebbe essere eliminato il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti (oltre che per necessità, lavoro e motivi di salute). È un'altra delle ipotesi su cui stanno discutendo, secondo quando si apprende, maggioranza e governo. Sulla questione, che consentirebbe di fatto agli amici di poter andare al ristorante o al bar, non c'è ancora accordo, con alcuni ministri che spingerebbero affinché il vincolo rimanga.

Riapertura di bar e ristoranti

Pronti all’attesa riapertura bar e ristoranti ma ovviamente con rigide regole. Per i tavoli la distanza stabilita tra le sedie di chi non vive sotto lo stesso tetto è di 2 metri. Ogni cliente dovrà avere a disposizioni 4 metri quadri oppure, più semplicemente, dovrà esserci un divisorio in plexiglass. Niente più buffet e, quando possibile, il pagamento in contanti, mentre il menù lo si dovrà consultare da una app o dalla lavagna al muro. Must per le cucine guanti e mascherine, che dovranno usare anche i clienti quando si alzano da tavola. D’obbligo la prenotazione.

Le regole dal parrucchiere

Due metri di distanza anche per i parrucchieri. Inoltre, nella prenotazione andrà specificato non solo l’orario, ma anche il trattamento da eseguire. Mascherina obbligatoria per tutti e in più guanti per chi taglia. Tutti gli strumenti andranno sterilizzati dopo ogni trattamento.

Sulla spiaggia distanza di 5 metri tra ombrelloni

Spiagge su prenotazione, ombrelloni a 5 metri di distanza, distanziamento anche in acqua, piscine negli stabilimenti chiusi. Sono alcune delle indicazioni contenute nel documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia, pubblicati oggi sul sito dell’Inail che li ha realizzati in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss).

Per le spiagge libere

Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo), per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione.

 

Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line; al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio. Tale modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio.

 

Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti. È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua.