Duplice operazione coordinata dalla Procura di Castrovillari ed eseguita dagli agenti del commissariato di Rossano, diretto da Giuseppe Massaro, e della città del Pollino, guidato da Nando Papaleo. Sette nel complesso le persone arrestate. I particolari sono stati resi noti dal procuratore Eugenio Facciolla nel corso di una conferenza stampa organizzata insieme al questore Conticchio.  

Manette scattate grazie alla denuncia di due commercianti pachistani 

In particolare a Rossano, grazie all’esposto presentato da due cittadini pachistani, titolari di attività commerciali, è stato possibile disarticolare una organizzazione dedita dalle estorsioni. In manette, in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Luca Colitta, sono finiti Alfonso Ammirato di 34 anni, Giuseppe Abastante e Giuseppe Barbieri, entrambi di 23 anni, Mario Buontempo di 27 e Massimo Manisco di 34 anni. Un gruppo strutturato, che aveva nel mirino anche attività italiane, dalle quali però non sono arrivate denunce. I due pachistani erano vittime di continue minacce e richieste di denaro. In una circostanza sono stati anche aggrediti e malmenati, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso. Nella circostanza gli agenti del commissariato di Rossano sono riusciti a guadagnarsi la loro fiducia, convincendoli a collaborare.  
 
 
 

 

A Castrovillari sequestrati ingenti quantitativi di droga 

A Castrovillari invece si è proceduto invece all’arresto di due cittadini albanesi, Klesti Qose di 29 anni e Fabian Gjergji di 28, responsabili di traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è giunta a conclusione di una articolata attività investigativa scaturita dall’approfondimento di pregressi e corposi elementi investigativi emersi nel corso della parallela indagine, denominata “Black Horse” e culminata, ad inizio del 2017, nell’arresto di otto soggetti. Dalle evidenze investigative è emerso che i due arrestati conducevano, organizzavano e gestivano l’approvvigionamento, il trasporto e la distribuzione di grosse quantità di sostanza stupefacente nell’hinterland castrovillarese proveniente in massima parte dall’area balcanica, via Puglia.  L’attività d’indagine ha consentito di rinvenire e porre in sequestro un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, in particolare oltre mezzo chilo di eroina e più di tre chili e mezzo di marijuana.