È stata annullata l’ordinanza di custodia in carcere a carico di Domenico Cannizzaro nell’ambito dell’operazione “Resa dei Conti”. Per il Tribunale del Riesame mancano gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, difeso dall’avvocato Lucio Canzoniere. Lo scorso ottobre, a venti anni di distanza dall’omicidio di Giovanni Torcasio e Cristian Matarasso, erano scattate le manette per Cannizzaro e altri tre indagati: Vincenzino Iannazzo, Antonio Davoli e Pietro Iannazzo.

 


L’agguato si consumò al termine di un lungo inseguimento iniziato nel centro di Lamezia Terme e conclusosi nei pressi del bivio Carrà Cosentino, quando i killer, secondo l’accusa Davoli e Iannazzo, avrebbero raggiunto le vittime e gli avrebbero sparato contro diversi colpi di pistola provocando la morte immediata di Matarasso. Torcasio, invece, tentò la fuga ma morì durante il trasporto in ospedale.

 


Secondo gli inquirenti il movente del duplice omicidio risiederebbe nella volontà delle cosche confederate Iannazzo e Cannizzaro-Daponte di vendicare gli omicidi di Francesco Iannazzo, 69 anni, e Giuseppe Cannizzaro, 82 anni, e al tempo stesso di prevenire altri omicidi ai loro danni. All’epoca dei fatti Torcasio sarebbe stato impegnato nel tentativo di rinforzarsi attraverso la ricerca di nuovi alleati.

 

Per ricostruire la rete dei conflitti e dei possibili moventi gli investigatori hanno utilizzato a piene mani le dichiarazioni di diversi pentiti, uno dei quali indagato per lo stesso reato e le cui dichiarazioni avrebbero trovato riscontro negli accertamenti condotti dalla mobile catanzarese.