Cinque ergastoli comminati ad altrettanti imputati: è la sentenza emessa dal gup di Catanzaro, Barbara Saccà, al termine del processo con rito abbreviato per il duplice omicidio di Pasquale Izzo e Giovanni Molinaro, uccisi in un bar di Lamezia Terme il 6 dicembre del 2000.

 

Al carcere a vita sono stati condannati i fratelli Giovanni e Aldo Notarianni, Antonio Villella, Vincenzo Torcasio e Pasquale Gullo, indicati tutti come esponenti delle cosche Giampà, Torcasio e Cerra, oggi divise ma un tempo alleate. L'omicidio di Izzo e Molinaro, secondo la ricostruzione della Dda di Catanzaro, sarebbe stato commesso per vendicare la morte di Giovanni Torcasio. L'obiettivo degli assassini, secondo la ricostruzione della Dda, era Pasquale Izzo. Giovanni Molinaro fu ucciso solo perché in quel momento si trovava nel bar accanto alla vittima designata.