In poco più di un mese sono due le intimidazioni subite dal bar “Mary Kate” di Viale Calabria, a pochi metri dall’aula bunker e dal centro di Reggio Calabria. Poco prima di mezzanotte la porta del locale è stata incendiata e l’atto, ancora una volta, é di natura dolosa. Nell’esercizio  commerciale si stavano compiendo i lavori di ristrutturazione dopo che un rogo, avvenuto la sera del 12 aprile scorso, l’aveva completamente distrutto. Dopo qualche giorno dall’intimidazione subita, il titolare, un giovane reggino incensurato, aveva comunque deciso di ristrutturarlo e riaprire la propria attività. Questa sera il “messaggio” da parte della criminalità gli è stato nuovamente recapitato.

 

Tempestivamente è intervenuta sul posto una squadra, composta da cinque unità, dei vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria che hanno domato le fiamme. Anche se si sono registrati danni all’interno, le operazioni di spegnimento hanno evitato che l’incendio potesse nuovamente devastare l’esercizio commerciale. Oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti anche gli agenti della polizia scientifica che hanno compiuto i rilievi. Questo nuovo  atto intimidatorio passa all’attenzione della Squadra Mobile della questura. Sulle matrice mafiosa del gesto infatti, gli inquirenti non hanno dubbi. Anche in questo caso preziose risulteranno essere le telecamere di video sorveglianza presenti nella zona per risalire agli autori. Due intimidazioni in così poco tempo non lasciano spazio ad interpretazioni. Soprattutto l’incendio avvenuto questa sera. Per chi l’ha ordinato solo uno è lo scopo: quel bar non deve essere aperto al pubblico.